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venerdì 12 dicembre 2014

SVUOTATO UN DEPOSITO DI PNEUMATICI. “QUI SIAMO DIMENTICATI DA TUTTI”

SCANZANO JONICO. INDAGINI DEL COMMISSARIATO DI POLIZIA DI POLICORO E DEI CARABINIERI DELLA STESSA CITTA'

DUE COLPI IN 24 ORE. RAPINATO ANCHE UN COLLETTORE DI SLOT MACHINE

SCANZANO JONICO – Criminalità senza freni nel centro del Metapontino. Ieri, infatti, sono stati messi a segno ben due “colpi”. Nella notte è stato svaligiato il deposito – officina di una gommista – artigiano riparatore di biciclette; nel pomeriggio è stato rapinato un collettore di monete di slot machine. Per il primo caso indagano gli agenti del commissariato di Polizia di Policoro; per il secondo i carabinieri della Compagnia sempre di Policoro. Affranto, Leonardo Guarino, 63 anni, esercente da 40 di “Cicli & gomme”, in piazza Giordano Bruno. “Da 15 anni – ha detto alla Gazzetta – non subivo furti. Mercoledì sera ho messo i lucchetti ed ho chiuso. Ieri mattina, ho trovato i lucchetti per terra. Mi è venuto lo sconforto. Mi hanno portato via tutti i caschi per motocicli, otto biciclette, i copertoni che avevo sul soppalco, le catene da neve, le batterie per auto. Un furto da circa 18 mila euro. Un mese fa mi era scaduta l'assicurazione. Costava mille euro. Una cifra eccessiva per me. Non ho antifurto, nè nella zona ci sono telecamere. Si tratta di specialisti che, magari, hanno lavorato su commissione. Hanno portato via la roba che costava di più. Gli agenti della Polizia di Stato hanno fatto i rilievi. Ho presentato denuncia ma non credo che gli investigatori scopriranno chi mi ha svaligiato l'officina. Avevamo il Commissariato di Polizia e se lo sono portati a Policoro. Purtroppo, in questo paese siamo dimenticati da tutti”. Lo sfogo amarissimo di un artigiano che si è visto, di colpo, azzerata la sua attività. O quasi. Un colpo durissimo per Guarino sul cui volto abbiamo visto una profonda delusione. Chi saprà dargli coraggio? Nel pomeriggio, poi, attorno alle 15.15, l'altro “colpo”. Un rapinatore, pistola in pugno ed a volto coperto, ha bloccato il furgone di un collettore degli incassi delle slot machine attive in alcuni bar del rione Santa Sofia, intimandogli l'alt e costringendolo a scendere dal mezzo. Arma in pugno, il ladro si è messo al volante e si è allontanato a tutto gas. Ovviamente, è stato dato subito l'allarme e nel rione sono arrivati i carabinieri. Che si sono messi sulle tracce del mezzo. Ritrovato nei pressi della “scena del delitto”. Il ladro, presumibilmente al “lavoro” con complici che hanno fatto da palo e da autisti, avrebbe portato via la metà dei sacchetti di monete raccolte dal dipendente di una azienda specializzata.




DOPO LA PERDITA DEL COMMISSARIATO

CI VUOLE SUBITO UNA RISPOSTA DELLO STATO

SCANZANO JONICO - “In questo paese siamo stati abbandonati da tutti”. Lo ha detto ieri alla Gazzetta l'artigiano gommista – riparatore di biciclette Leonardo Guarino, vittima di un furto da 18mila euro. Un colpo durissimo per lui. Ma la sua frase è quella più ricorrente nel centro del Metapontino che più di tutti è nel “mirino” della criminalità. Ma che è anche quello privo di un qualsiasi presidio delle forze dell'ordine dopo il “saluto” del Commissariato di Polizia. Lo Stato deve dare una risposta alla sindrome da abbandono dei cittadini di Scanzano Jonico. Le forze politiche e sindacali facciano sentire la loro voce. Urge un Consiglio comunale aperto in cui gli scanzanesi possano urlare la loro rabbia per quanto sta accadendo. Polizia e carabinieri si organizzino per far stazionare, e girare dappertutto, una loro pattuglia, nottetempo, dalle 20 alle 8, in questa realtà disperata.

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