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martedì 20 gennaio 2015

“NON SIAMO NOI LA CASTA. C'E' CHI VIVE CON IL VITALIZIO”

LA POLEMICA. L'EX CONSIGLIERE REGIONALE MONTAGNA DOPO L'ANNUNCIO DELLA SFORBICIATA SULLE PENSIONI

“IN TANTI HANNO SOLO QUEI 1400 – 1500 EURO AL MESE PER I TRASCORSI ALLA REGIONE”

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.1.15


“Noi ex consiglieri regionali degli anni '70 ed '80 non siamo la casta. Ci sono alcuni di noi, anche se non è il mio caso, che vivono solo di quei 1600 – 1700 euro di vitalizio al mese”. Lo ha dichiarato alla Gazzetta nel suo studio di Policoro l'avvocato Vincenzo Montagna, in carica alla Regione dal 1975 al 1980 per conto del Pci, dopo che l'attuale presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza (Pd), ha lanciato la proposta di un'ennesima “sforbiciata” all'indennità percepita da chi per almeno 5 anni ha rivestito la carica di consigliere. Ma perchè non voler rinunciare a quanto sinora percepito in un momento difficile per il Paese e la Basilicata? “Perchè – ha spiegato il nostro interlocutore - le questioni vanno sempre contestualizzate. In quegli anni il dipendente dello Stato andava in pensione dopo 19 anni, 6 mesi ed un giorno di lavoro. Riscattando la laurea, a 40 anni si era baby pensionati. L'eletto, al contrario, il vitalizio lo prendeva a 55 anni. Ed i lavoratori dell'Italsider o dell'Anic lasciavano il lavoro a 50 - 55 anni. Quelle misure sono figlie del loro tempo. Venire a dire oggi che bisogna lasciare una percentuale perchè quello che si prende è ingiustificato non è accettabile. Prima di tutto per i diritti acquisiti. Lacorazza ha il coraggio di dire al postino od al medico andati in pensione a 40 anni che debbono contribuire al risanamento dell'economia? No, il problema si pone solo per gli eletti”. Perchè, abbiamo obiettato, sono politici od ex politici, dei privilegiati. E qui l'ex esponente del Pci si è infervorato: “Nei 5 anni del mio mandato io non ho mai riscosso lo stipendio. Appena eletto ho sottoscritto dal notaio Pierluigi Giuliani un atto in cui che delegavo il mio partito ad incassare i soldi per me. Io prendevo un compenso mensile dal Pci: 235mila lire, come un operaio metalmeccanico”. E qui abbiamo ancora obiettato. Ora queste cose non esistono più. Adesso ci sono consiglieri regionali sotto inchiesta per spese folli o per essersi fatti rimborsare scontrini per film porno o per cene di solidarietà: “Io non voglio DARE giudizi su altri. Io, in quegli anni, solo una volta ho dormito in una albergo a 4 stelle perchè non c'era posto in quelli a tre”. Possibile, allora, che ex rappresentati del popolo alla Regione siano scesi sul “piede di guerra” contro Lacorazza per 70 – 80 euro al mese di taglio ai loro vitalizi? “ No – ha precisato Montagna. Noi contestiamo la proposta non per i 35 - 40 euro netti al mese in meno ma perchè non si opera il prelievo verso la generalità dei contribuenti ma solo a noi ex consiglieri regionali perchè percettori di una somma non dovuta, un privilegio antico che non avrebbe più motivo di essere. Noi rigettiamo questa impostazione. Non accettiamo la demagogia nei nostri confronti”.

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