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mercoledì 14 gennaio 2015

STATALE 106, SI SISTEMINO QUELLE OPERE INCOMPLETE

MARINA DI NOVA SIRI. STIGLIANO E CASTELLUCCIO SUL VECCHIO INCROCIO E SULLE RAMPE DI ACCESSO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 14.1.15
 

NOVA SIRI – Tanto tuonò che piovve. Così, dopo il “grido di dolore” lanciato tramite la Gazzetta di ieri sulla “catastrofe” abbattutasi su di loro dopo l'apertura della nuova Jonica da gestori di stazioni di servizio, bar, ristoranti, caseifici, e di altre attività insistenti sul vecchio tracciato, ecco l'intervento del sindaco, Eugenio Lucio Stigliano (Pd), e del consigliere regionale Paolo Castelluccio (FI). Il primo ha informato di un incontro svoltosi al Dipartimento ambiente della Regione, presenti l’assessore Aldo Berlinguer ed il capo compartimento Anas Francesco Caporaso. “Ho preteso – ha detto Stigliano - un sopralluogo dei tecnici Anas per verificare problemi quali la funzionalità dello svincolo Marina di Nova Siri - 106, con le sue precarie condizioni di sicurezza dovute anche alla carente segnaletica”. Il primo cittadino, inoltre, ha aggiunto: “Saranno accelerate, altresì, le procedure sull’uso dei 650.000 euro destinati alle “opere di compensazione” (collegamento viale della Libertà e viabilità intercomunale) per migliorare il raccordo dell’abitato alla “vecchia” Statale. Tra gli argomenti trattati anche quello sul collegamento della complanare con lo svincolo di Rotondella e quello del ponte sul torrente San Nicola per collegare la Jonica ad aziende agricole e ad un complesso turistico. Per il ponte, però, si dovranno attendere le economie finali dei lavori o gli interventi per Matera 2019 o una richiesta al Ministero”. Castelluccio, dal canto suo, raccogliendo l'allarme lanciato dagli operatori economici, ha chiesto anche lui l'intervento dell’assessore Berlinguer sostenendo che “il comportamento dell’Anas va censurato. Come chiedono i titolari di attività commerciali e artigianali sarebbe sufficiente realizzare una rampa di accesso sul tratto della 106 in direzione Policoro per non penalizzare ulteriormente piccole imprese che, in poco meno di due mesi, si sono viste notevolmente ridotta l’utenza abituale e di conseguenza il fatturato”.

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