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lunedì 23 febbraio 2015

“AMMALATO PER QUESTA DISCARICA”

NOVA SIRI. IL PENSIONATO PER TRE ANNI HA DOVUTO RESPIRARE LE POLVERI DEL CANTIERE DOVENDO POI RICORRERE AD UN INTERVENTO AL CUORE. LA MOBILITAZIONE DEI RESIDENTI

PASQUALE PAPALEO DENUNCIA LE SUE CONDIZIONI DI SALUTE DOPO IL RADDOPPIO DELLA JONICA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.2.15

 


 
NOVA SIRI MARINA – “Questa discarica per me è stata come un inferno. Per 3 anni ho respirato la sua polvere. Alla fine mi sono così ammalato che ho dovuto operarmi di cuore”. Lo ha rivelato ieri il pensionato Pasquale Papaleo, 68 anni, con abitazione nella zona Pian delle vigne, ai giornalisti convocati dagli aderenti al Comitato per l'attuazione delle prescrizioni delle delibere Cipe della variante della Statale Jonica del centro lucano per far sentire la loro protesta. Convocati proprio tra la discarica, composta da pezzi di asfalto, macerie da scavi per strade, materiali ferrosi e lignei, e la casa di Papaleo. E la montagna di rifiuti, ben visibile percorrendo l'arteria in direzione Taranto, è a soli 20 metri dall'abitazione. “Qui vivevo in santa pace – ha detto Papaleo. Sino all'inizio dei lavori di raddoppio. Da allora vivo in questa situazione. Qualche volta hanno macinato il materiale accumulato che, però, veniva subito rimpiazzato. Da 3 anni io respiro la polvere di questo sito che sino a ieri conteneva anche qualche lastra di amianto. Un sito mai segnalato da cartelli e mai recintato. Chi vuole può andarci a passeggio sopra. Ogni tanto hanno messo dei teloni di plastica come quelli che vedete. Ma resistono poco. Il vento se li porta via. Insomma, qui sono state depositate tutte le macerie rivenienti dai lavori della Jonica, demolizione di case e ponti, di strada asfaltate. A 20 metri dalla mia casa. Con la ditta interessata è stata una guerra continua. Ma, sinora, ho perso. Tanto da ammalarmi e subire un intervento cardiochirurgico”. E Ciro Pinto, del Comitato che chiede la risoluzione delle criticità derivanti dalla realizzazione della Variante, ha rincarato la dose: “Quest'area è utilizzata da anni come discarica temporanea di rifiuti speciali. Saranno 20 - 30mila metri cubi. Queste realtà, però, debbono avere una durata breve, vanno segnalati, controllati, messi in sicurezza. Nel caso, invece, tutto ciò non è accaduto. E dopo la Jonica c'è il torrente San Nicola. Chi ha tutelato le sue falde? Abbiamo segnalato alle autorità il problema ma, purtroppo, ancora niente. Come niente è successo per tutte le altre criticità evidenziate dopo l'apertura della circolazione sul nuovo percorso”. Il Comitato ha annunciato di aver aperto una sua pagina Fb, Comitato SS 106 variante Nova Siri, per raccogliere adesioni alla protesta in corso. 


IL SINDACO STIGLIANO

“LA DISCARICA DI INERTI SARA' PRESTO RIMOSSA”

NOVA SIRI - “Stiamo lavorando per risolvere al più presto anche questo ennesimo problema ereditato dalla mia amministrazione. Risolveremo a breve la questione della discarica di materiali inerti e macerie da cantiere stradale ubicata nella zona di Pian delle vigne”. Lo ha assicurato il sindaco Eugenio Stigliano (Pd), in carica da 6 mesi, dichiarando di conoscere la vicenda e, come medico, di avere una grande sensibilità per la questione. “Abbiamo segnalato alla ditta realizzatrice del raddoppio della Jonica ed all'Anas la necessità di eliminare la discarica. L'assessore Nicola Melidoro è deputato alla risoluzione della vertenza. Cercheremo di porre subito rimedio alle criticità segnalate dai cittadini per tutelare la loro salute. Ed per tutelare l'ambiente e la natura circostanti”.

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