Visualizzazioni totali

venerdì 27 marzo 2015

UN IMPIANTO PILOTA A BIOMASSE ALIMENTATO CON GLI SCARTI LEGNOSI

ACCETTURA. INIZIATIVA NELL'AMBITO DELLA FILIERA LUCANA SULLA BIOENERGIA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 27.3.15


 ACCETTURA – E' in via di completamento nel territorio della “capitale” delle Dolomiti lucane un impianto pilota per energia elettrica e biometano da biomasse. Della struttura, finanziata dalla Regione per un importo di 500mila euro, è stato già completato l’impianto di gassificazione ed è quasi ultimato quello di metanazione progettato e realizzato dall’Enea. “L’obiettivo del progetto – si legge in un comunicato dell'Ente nazionale per le energie alternative - è di valorizzare gli scarti legnosi recuperati dalla coltivazione del bosco, utilizzando tecnologie innovative e a basso impatto ambientale per produrre energia elettrica. Nel progetto è stata coinvolta anche una società collegata di Enea, la Seri, che propone la progettazione, realizzazione e commercializzazione di impianti “chiavi in mano” per la trasformazione energetica di biomasse e rifiuti per la micro - generazione e generazione distribuita”. “Questo progetto – ha spiegato Giacobbe Braccio, direttore dell’Unità tecnologie dell'Enea della Trisaia di Rotondella - vuol essere un esempio di best practice per l’avvio di una filiera lucana sulla bioenergia. La politica di incentivazione rende la produzione di energia elettrica e calore da gassificazione conveniente e integrabile nel sistema di produzione nazionale, soprattutto per piccoli impianti. Lo stesso tipo di interesse c’è per la produzione di biometano, una finalità di grande prospettiva, ma più complessa soprattutto se le materie prime sono biomasse legnose". Negli ultimi anni, infatti, gli impianti che producono elettricità e calore dalla combustione di biomasse legnose si stanno diffondendo in diverse regioni. Si tratta quasi sempre di impianti di taglia medio - piccoli che utilizzano come materia prima biomasse derivanti da potature di vigneti e uliveti, manutenzione di boschi e / o pulizia di alvei fluviali, provenienti dal territorio circostante. “Tuttavia – ha sottolineato Vito Pignatelli, responsabile del Coordinamento tecnologie biomasse e bioenergie dell’Unità tecnica fonti rinnovabili dell’Enea - per guidare il processo di crescita in atto ed evitare distorsioni che potrebbero influire negativamente su un comparto vitale e dalle grandi potenzialità per la salvaguardia del territorio e la decarbonizzazione dell’economia, serve una strategia chiara e condivisa, coerente con gli indirizzi del Piano di settore per le bioenergie".

Nessun commento:

Posta un commento