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martedì 14 aprile 2015

FRAGOLA, MERCATO IN CRESCITA. ORA VA COMPLETATA LA FILIERA

POLICORO. CRESCONO GLI ETTARI COLTIVATI MA MANCANO I SEGMENTI DEGLI IMBALLAGGI E DELLA TRASFORMAZIONE INDUSTRIALE

LA GAZZETTA DLE MEZZOGIORNO 14.4.15


POLICORO – Il settore della fragolicoltura sembra andare a gonfie vele nel Metapontino ma la “filiera” è incompleta. Mancano i segmenti del packaging, vale a dire degli imballaggi, e della trasformazione industriale. Ma sono possibili nuovi sviluppi nel prossimo futuro. Intanto, la realtà: l'oro rosso dei centri dell'arco jonico lucano è oggetto di numerosi tentativi di imitazione truffaldina sui mercati ed anche di furti notturni continui. Il dato statistico più importante, però, che testimonia la crescita, è quello degli ettari coltivati, circa 700 nel 2015, con un incremento annuo del 10% delle superfici messe a cultura. E mentre il Metapontino cresce le altre aree vocate a questa produzione sono costrette a ridurre il numero di fragoleti. Insomma, la risposta positiva dei mercati internazionali e nazionali alla produzione locale, in particolare della varietà Candonga, è un dato di fatto. Mancano, però, packaging e trasformazione industriale. “E' vero – ha detto Carmela Suriano, general manager del Cub candonga e contitolare della Suriano & Casalnuovo nonostante siamo ai vertici produttivi a livello nazionale siamo carenti di questi due comparti legati alla ortofrutticoltura in generale. Tanto da essere costretti ad ingenti acquisti da produttori di imballaggi da fuori regione. Così, siamo obbligati a vendere il prodotto per l'industria ad aziende di trasformazione anch'esse operanti al di fuori della Basilicata e del Metapontino”. Carenze che, a detta dei produttori, provocano prezzi non certo concorrenziali per il packaging e cifre irrisorie, spesso neanche in grado di compensare i costi della raccolta, per le fragole da trasformare negli opifici conservieri. Si può pensare a colmare queste due grosse lacune? “Certo - ha risposto al nostra interlocutrice. Occorre organizzarsi per tentare di chiudere la filiera e realizzare un vero e proprio distretto della fragola nel Metapontino. Nel caso, si tratta di iniziative private ma perchè non provare a coinvolgere le organizzazioni di produttori attive nella zona per arrivare non solo ad essere bravi nella produzione e nella commercializzazione ma anche negli imballaggi e nella trasformazione industriale? E' il progetto a cui stiamo lavorando di concerto con altri produttori dell'arco jonico lucano anch'essi interessati a questo discorso di ennesimo sviluppo della fragolicoltura ionica lucana”.


UNA PREGIATA VARIETÀ 

ANCHE CHEF STELLATI ELOGIANO LA CANDONGA

POLICORO - “La fragola Candonga del Metapontino ricorda quella dell'orto per la sua naturalezza”. Lo ha detto lo chef stellato Lionello Cera, dell'Antica Osteria Cera, di Campagna Lupia (VE), coinvolto nel Roadshow excellence tour, firmato Viaggiatore Gourmet di cui è partner il Club Candonga. “Questa fragola – ha continuato Cera – è bella da vedere ma è anche buona con un ottimo bilanciamento acidità - dolcezza. Mi ha sorpreso la sua capacità di rimanere croccante. Io l'ho utilizzata per le marinature con un ottimo risultato”. Feedback positivi sono arrivati da un altro chef stellato, Giancarlo Morelli, dell'Osteria del Pomiroeu, di Seregno (MB):Profumo di fragola che si era dimenticato. Meglio se utilizzata a maturazione avanzata. Bella da vedere, si presta per guarnizioni e rifiniture perfette”.

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