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domenica 31 maggio 2015

ALLA RICERCA DEL BOSS SCARCIA SULLE TRACCE DELLO SPACCIO JONICO

OPERAZIONE WALKER. STUPEFACENTI NEL METAPONTINO

SI ALLARGA IL GIRO DELLE PERSONE COINVOLTE NELL'OPERAZIONE DELLA FINANZA
 
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 31.5.15


L'operazione “Walker – Viaggiatore”, condotta dagli uomini della Guardia di finanza di Policoro, continua. Nella giornata di ieri le “fiamme gialle”, agli ordini del capitano Antonio Taccardi, sono state impegnate nella ricerca di Salvatore Scarcia, 48 anni, di Taranto ma domiciliato nel centro jonico, considerato il “boss” dell'omonimo clan del Metapontino, che risulta latitante. L'unico delle dieci persone accusate di traffico di sostanze stupefacenti del tipo hashish, cocaina, marijuana ed eroina, praticato a Policoro, Nova Siri, Senise, Tursi e Scanzano Jonico, sfuggito nella notte tra venerdì e sabato alla consegna della ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari da parte dei finanzieri. Ordinanza notificata, invece, a Nicola Lo Franco, 49 anni, di Nova Siri; Emanuele Scarcia, 27, di Policoro; Giovanni Insito, soprannominato “Capagrossa”, 39, di Taranto; e Nunzio Cervone, 52 anni, di Scanzano Jonico. Altri quattro soggetti, invece, sono stati raggiunti da una ordinanza di obbligo di dimora in Policoro. Si tratta di Ivan Gizzi, 24 anni; Gianluca Vizziello, 35, corridore motociclistico a livello professionistico; Paolo Fortunato, 30 anni, anche lui motociclista; e Pierpasquale Bruno, di 22 anni. Obbligo di dimora a Senise, infine, per Egidio Ierone, 32 anni, del centro del Potentino. A quanto si è saputo, però, il “giro” degli indagati è molto più vasto. Sarebbero altri 26 i coinvolti nei 96 casi di spaccio contestati. Anche per questo le indagini non sono affatto considerate concluse. Ovviamente, a Policoro e dintorni, hanno fatto scalpore alcun dei nomi venuti fuori nell'inchiesta. Nomi di cui gli investigatori hanno delineato il ruolo. Si va dal fornitore del tarantino, Insito, a quello dell'Alto Jonio Cosentino, Lo Franco, agli Scarcia, che agivano, secondo l'accusa, da gestori del traffico. C'erano, poi, secondo gli inquirenti, i corrieri in motocicletta, Vizziello e Fortunato. Il primo ha all'attivo oltre 15 anni di gare nel Motomondiale dove, nel 2004, sfiorò il titolo nella Superstock 1000 e nel 2010 fu ad un passo dal titolo italiano nella Supersport 600, vinto in pista ma perso poi nelle verifiche tecniche. Ed ecco quelli che sono stati considerati gli spacciatori “al minuto”: Bruno, Ierone, Gizzi, e Cervone. Uno spaccio per piccole dosi ma per gli investigatori non per questo meno pericoloso considerato che, secondo le accuse formulate, avveniva anche mediante la diffusione all'interno di istituti scolastici.


L'OPERAZIONE

DUE ANNI DI INDAGINI

L'operazione Walker, l'ennesima condotta contro lo spaccio di stupefacenti nel Metapontino, è scattata nella notte del 29 maggio scorso, al termine di un’attività investigativa durata oltre 2 anni. Cinquanta uomini della Guardia di finanza hanno dato esecuzione alle ordinanze di applicazione di misure cautelari personali per traffico di sostanze stupefacenti disposte dal gip del Tribunale di Matera, Rosa Bia, su richiesta del pm Annunziata Cazzetta, che ha concluso il lavoro cominciato dal pm Alessandra Susca, nei confronti di 10 soggetti residenti tra Basilicata, Puglia e Toscana. Tra i coinvolti anche personaggi di spicco della criminalità locale. Le indagini hanno fatto scaturire un quadro complessivamente particolareggiato rispetto alla pratica del micro spaccio locale, dove i pusher interagiscono per provvedere al proprio approvvigionamento degli stupefacenti, proveniente da centrali di spaccio allocate nell’alto Jonio cosentino o nella vicina Puglia, soddisfacendo la richiesta e gestendo la loro attività in assoluta autonomia, senza prevalenza di alcuna consorteria criminale.

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