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venerdì 21 agosto 2015

AGRICOLTURA. L'IMPEGNO DELLA REGIONE. SARANNO GESTITI I RISCHI DA CALAMITÀ NATURALI

UN TAVOLO TECNICO METTERÀ A PUNTO GLI STRUMENTI DA UTILIZZARE
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.8.15




Un “tavolo” per la gestione dei rischi da calamità naturali in agricoltura e l'impegno ad ultimare entro metà settembre la mappatura dei territori danneggiati dalle recenti avversità atmosferiche. Sono le risultanze tratte dall'assessore regionale all'agricoltura, Luca Braia, al termine di una giornata che lo ha visto prima a confronto, nella sede della Regione, a Matera, con le organizzazioni professionali e poi in sopralluogo nel Vulture - Alto Bradano. Braia, supportato dal dirigente generale del dipartimento, Giovanni Oliva, e dall’Autorità di gestione del Programma di sviluppo rurale, Vittorio Restaino, ha incontrato i vertici di Coldiretti, Piergiorgio Quarto; Cia, Nicola Serio; Confagricoltura, Lorenzo Rago; e Copagri, Nicola Minichino. Presenti all'incontro anche i rappresentanti dei Consorzi di difesa. Incontro finalizzato a mettere a punto strumenti da utilizzare in caso di fenomeni che provocano danni, come quelli dei giorni scorsi, alle attività agricole ma non annoverabili tra le calamità naturali. La grandine che ha colpito recentemente, a macchia di leopardo, aree di Tursi, Montalbano Jonico, e Bernalda, è un evento assicurabile e, pertanto, non indennizzabile. Da qui la principale richiesta dei rappresentanti di categoria: “La Regione metta in atto strumenti idonei ad abbattere i costi delle polizze al fine di rendere più vasta l'attuale platea dei produttori assicurati”. Proprio l'obiettivo principale del tavolo messo su in sede regionale. Secondo stime sindacali, infatti, nel Metapontino i produttori assicurati si avvicinano al 70 %, una percentuale considerata tra le più alte a livello nazionale. Percentuale, però, che si abbassa sino anche al 7 – 8%, per le produzioni cerealicole delle aree interne. Da qui la richiesta di intervento regionale. Ovviamente, l'occasione è stata colta dai sindacalisti per sollecitare la risoluzione dell'annosa questione della pulizia dei canali dei Consorzi di bonifica e per chiedere una gestione forestale di difesa territoriale e di sistemazione idraulica. Braia ha raccolto le istanze che gli sono state presentate assicurando che “tutte le decisioni sulla delicata questione saranno discusse nel tavolo tecnico che sarà composto da Regione, organizzazioni agricole e Consorzi di difesa e che deciderà le strategie per affrontare di volta in volta emergenze e calamità”. Concetti ribaditi nel corso del sopralluogo che l'assessore, su iniziativa dei consiglieri regionali Carmine Miranda Castelgrande (Pd), Francesco Mollica (Udc) e Gianni Leggieri (M5S), ha effettuato nelle campagne del Vulture – Alto Bradano colpite il 15 agosto da una grandinata che ha causato danni ingenti ai vigneti e alle colture delle contrade Notarchirico e Piani di Camera, nei pressi di Venosa. Braia ha esortato associazioni di categoria, imprenditori e amministrazioni comunali, a raccogliere entro il 30 agosto le segnalazioni delle aree e delle colture che hanno subito danni in modo da poter attivare il “tavolo” per individuare al più presto le soluzioni idonee da adottare. Miranda Castelgrande, Mollica e Leggieri, hanno chiesto anche di “programmare politiche efficaci in grado di prevenire e di mitigare i danni del maltempo”.


CALAMITÀ. SERIO (VICEPRESIDENTE LUCANO DELLA CIA)

ABBATTERE I COSTI DELLE POLIZZE”

“La Regione deve trovare strumenti idonei ad abbattere i costi delle polizze assicurative antigrandine ed anticalamità naturali. E' la strada per rendere meno precario il reddito dei produttori agricoli”. Lo ha detto il vicepresidente regionale della Confederazione italiana agricoltori (Cia), Nicola Serio, al termine dell'incontro di Matera, nella sede della Regione, con l'assessore all'agricoltura Luca Braia. Incontro convocato proprio per discutere degli esiti delle recenti avversità atmosferiche che hanno colpito Tursi, Montalbano Jonico e Bernalda. Avversità, pare, non indennizzabili. Per far scattare le provvidenze della legge sulle calamità naturali, infatti, occorre una percentuale per zona del 30% del prodotto lordo vendibile andato distrutto. “Da qui la nostra richiesta – ha continuato il nostro interlocutore – di fare al più presto, entro il 15 settembre, la ricognizione completa delle aree danneggiate al fine di calcolare la fatidica percentuale. E di fare in modo da incentivare le assicurazioni. I danni da grandine, in particolare, non sono indennizzabili perchè assicurabili. Bisogna parlare chiaro e non fare politica sulle disgrazie derivanti dagli eventi atmosferici. Io sono assicurato. Nel Metapontino i produttori coperti da polizze raggiungono il 70%, una cifra altissima su scala nazionale ed in crescita. Tale valore, però, decresce paurosamente nelle aree interne, dedite alla cerealicoltura ed ad altre produzioni considerate povere”. Insomma, le organizzazioni professionali del settore primario paiono aver individuato la strada contro le calamità. “Occorre abbattere i costi delle polizze – ha concluso Serio - per ampliare la platea degli assicurati”.

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