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martedì 21 giugno 2016

SCANZANO J. MAPPA DEI SITI DI SCORIE NUCLEARI. STIGLIANI (SCANZIAMO LE SCORIE): “C'È VUOTO POLITICO E SILENZIO”

ED ANCORA: “SE VINCESSE IL SI AL REFERENDUM DECIDERÀ IL GOVERNO?”

La rivolta di Scanzano J. del 2003
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.6.16

SCANZANO JONICO – E' qui il “nervo sensibile” della “questione nucleare” non solo lucana ma nazionale. E' dal centro del Metapontino che si levano, spesso, gli allarmi sulle possibili ricadute in Basilicata di scelte relative al settore e, soprattutto, all'ubicazione del Deposito unico delle scorie nucleari. Così, appena è stata resa nota una dichiarazione del ministro dell'ambiente, Gian Luca Galletti, secondo cui “i tempi per la pubblicazione della Cnapi (un acronimo che sta per “Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee” ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, ndr) non saranno lunghi, spero entro la fine dell'anno”, è stato Pasquale Stigliani, il portavoce del'associazione “ScanZiamo le scorie”, nata il 13 novembre del 2003 per contrastare il cimitero atomico nelle miniere di salgemma di Terzo Cavone, a 500 metri dallo Jonio, a dichiarare: “La pubblicazione della Cnapi subisce ancora ritardi. Nel frattempo avanzano il vuoto politico e il silenzio intorno all'affare”. Una dichiarazione di cui abbiamo chiesto spiegazioni. E l'esponente antinucleare: “Ormai è chiaro che la Carta uscirà dopo il referendum costituzionale di ottobre. Non conviene al Governo Renzi fare uscire un documento in cui vi saranno indicati 100 siti d'Italia in cui sarebbe possibile allocare le scorie radioattive del Belpaese. Immaginate cosa accadrebbe in queste 100 realtà italiane?” Già, potrebbe accadere quel che accadde nel novembre 2003 a Scanzano Jonico con una intera regione bloccata per protesta per 14 giorni. “La Cnapi – ha continuato il nostro interlocutore – doveva uscire nell'agosto scorso poi a settembre e, infine, dopo le amministrative di ieri. Ora, invece, la pubblicazione slitterà a fine 2016. E' chiaro che il Governo spera di incassare il si al referendum per accentrare i poteri sulla scelta nelle sue mani esautorando le realtà e gli enti locali. Pur se ribadisce che non si vorrà ripetere il “Caso Scanzano”, con una decisione assurda calata dall'alto”. Rimane da chiarire la parola “affari”. Stigliani: “Dalla realizzazione del Deposito ci guadagneranno in pochi, quelli che lo costruiranno, ma ci rimetteranno in tanti, quelli del territorio dove verrà realizzato. Il gioco, per noi, non vale la candela”.


QUANTI RITARDI NELL'ITER PER LA PUBBLICAZIONE DELLA CNAPI

SCANZANO JONICO - L'iter per la scelta del sito dove saranno localizzati il Deposito nazionale delle scorie radiottive e l'annesso Parco tecnologico è descritto puntualmente nel Decreto n. 31 del 2010. Iter avviato il 4 giugno 2014, data in cui Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ha pubblicato i “Criteri per la localizzazione di un impianto di smaltimento superficiale di rifiuti radioattivi di bassa e media attività”. Il successivo 2 gennaio la Sogin, la spa pubblica incaricata dal Governo di localizzare, realizzare e gestire Deposito e Parco, ha consegnato a Ispra la sua proposta di Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) ad ospitare le due strutture. Il 13 marzo 2015 Ispra ha consegnato al ministero dello Sviluppo economico ed a quello dell’Ambiente la sua relazione sulla proposta di Cnapi. Il 16 aprile 2015 i due ministeri hanno richiesto, entro 60 giorni, a Sogin e Ispra approfondimenti tecnici sulla proposta per avere, come previsto dal quadro normativo, tutti gli elementi necessari ad esprimere il nulla osta alla pubblicazione della Carta. Il 20 luglio 2015 Ispra ha consegnato l'aggiornamento della relazione sulla proposta di Cnapi per il nulla osta ministeriale alla pubblicazione. Nulla osta ancora atteso.

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