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sabato 11 giugno 2016

SCANZANO J. MINACCE AL NUOVO SINDACO DA UN UOMO SENZA LAVORO

RIPOLI: “NON APPARIVA LUCIDO. NON VOGLIO ESASPERARE LA COSA”

IL PRIMO CITTADINO FA SAPERE CHE IL COMUNE NON È UN UFFICIO DI COLLOCAMENTO E CHE LA GENTE NON DEVE RECARSI IN MUNICIPIO PER CHIEDERE OCCUPAZIONE

La festa per la vittoria del Movimento civico scanzanese
  LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 11.61.6

 SCANZANO JONICO – E' stato eletto sindaco da pochi giorni ma già ha ricevuto minacce verbali da parte di un disoccupato che gli ha mostrato pure il coltello, chiuso, che aveva in mano. E' accaduto al primo cittadino del centro jonico, Raffello Ripoli (Movimento civico scanzanese), oggetto, giovedì scorso, di uno spiacevole fatto di cronaca. Un uomo senza lavoro, che già in passato aveva protestato davanti al municipio per la mancanza di occupazione, ha raggiunto l'amministratore pubblico mentre si trovava nell'ufficio tecnico, nel Palazzaccio baronale, chiedendogli un impiego. Ai tentativi di risposta del primo cittadino il disoccupato ha inveito contro di lui e lo ha seguito nel mentre si allontanava dagli uffici. E quando il sindaco era in auto con un amico ha impugnato un coltello. Ma ecco come Ripoli ha raccontato i fatti: “Premetto che non vorrei si esasperassero le cose. L'uomo in questione è venuto a chiedermi un lavoro ma il suo stato non era, come dire, legittimo. Poi, ha continuato ad inveire contro di me e, dopo che ero salito in macchina, ho visto che aveva un coltello in mano anche se era chiuso. Non ho fatto denuncia, al momento, alle forze dell'ordine. Dovevo tornare, però, in municipio per firmare alcuni atti ed ho dovuto chiamare per dire che non potevo andare subito. Quando sono arrivato ho trovato la Polizia di Stato al Comune dove c'èra da firmare anche una ordinanza urgente”. Insomma, il neo primo cittadino pare aver capito lo stato d'animo di chi aveva bisogno. “E che non era del tutto lucido. Ho interpretato l'accaduto come in gesto di rabbia e di disperazione pur se non giustificabile”. Poi, Ripoli ha chiesto di poter lanciare un messaggio tramite la Gazzetta: “Il Comune non è un ufficio di collocamento. Il sindaco deve operare per creare economia. La gente eviti di venire in municipio a chiedere occupazione. L'ente, oltretutto, non può assumere nessuno. E se pur si potessero fare assunzioni, le faremmo come previsto dalla legge, tramite il collocamento. Io non mi farò consegnare dai disoccupati i loro libretti di lavoro per chiedere posti alla imprese. I cittadini si rivolgano agli imprenditori non al sindaco od agli asessori od ai consiglieri comunali. Chi chiede lavoro potrà venire qui anche con le bombe ma noi non opereremo per dare risposte personali quanto per riattivare il circuito virtuoso dello sviluppo economico”.



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