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martedì 19 luglio 2016

POLICORO. COMUNE, LA NOMINA DELL'ASSESSORE RUBINO DIFESA DA FORZA ITALIA A LIVELLO LOCALE MA NON A LIVELLO PROVINCIALE E REGIONALE

QUANTE POLEMICHE!!!

Francesca Rubino

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 19.7.16

POLICORO – Quante polemiche in Forza Italia per la nomina dell'assessora Francesca Rubino da parte del sindaco Rocco Leone, anche lui “azzurro”. Nomina resasi necessaria causa sentenza del Tar con cui venne dichiarato decaduto Domenico Bianco, anche lui di FI, per il mancato rispetto in Giunta della parità di genere. Appena reso noto l'incarico a Rubino un comunicato al “fulmicotone” fu diffuso dal commissario provinciale Michele Casino. “La segreteria cittadina – disse Casino - utilizza metodi non condivisi dalla pluralità delle componenti. Non possiamo che “registrare” le indicazioni dettate dal segretario Francesco Acinapura e dal capoguppo Gianluca Modarelli concordate con il sindaco”. A Casino rispose Leone: “Ho scelto Rubino dalla terna fattami dal segretario Acinapura. La polemica di Casino? Volevano imporci un nome da fuori Policoro”. Ma questo è stato solo il prologo. Al commissario provinciale ha replicato Modarelli: “Il sig. Casino ha sostenuto che il nome Rubino sarebbe stato individuato dal sottoscritto ed Acinapura senza condividerlo con la maggioranza. Nulla di più falso. Tace Casino, che il sottoscritto lo ha informato della scelta di proporre anche Rubino. Il sottoscritto ha provveduto, con Acinapura, a fornire una rosa al sindaco, compreso del nome di una signora di un’altra città, suggerito da Casino. Ora, se favorire al sindaco una rosa e non solo il “suggerimento” dei vertici del partito integra assenza di democratica condivisione allora abbiamo un diverso significato di Democrazia”. Ed ecco Giuseppe Moles, commissario regionale di FI: “Non posso che condividere le dichiarazioni di Casino. Le omissioni volute, l’utilizzo parziale di fatti e circostanze e l’adeguamento strumentale di essi “pro domo sua” corrono sempre il rischio di essere prima o poi smascherate dalla verità dei fatti. Sarà compito del commissario regionale (con il commissario provinciale) ripristinare in via definitiva ed all’interno del partito la verità dei fatti stessa”.

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