LA
REPLICA DELLA MAGGIORANZA AI GRUPPI DI OPPOSIZIONE
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.9.16
SCANZANO
JONICO – Non si è fatta attendere la replica della maggioranza del
Movimento civico scanzanese all'attacco sferratogli dai gruppi di
minoranza Scanzano conta e Scanzano Viva sui nuovi costi dei loculi
cimiteriali. “Il dato di partenza – si legge in un comunicato del
gruppo che sostiene il sindaco Raffaello Ripoli - è rappresentato
dall’esigenza di costruire nuovi loculi cimiteriali. Il costo di
ogni loculo è di 1.400 euro, per cui ci siamo resi conto che sino ad
oggi sono stati assegnati ad un prezzo nettamente inferiore ai costi
di realizzazione (circa 800 euro), arrecando un grave danno alle
casse comunali del quale risponderanno dinanzi alla Corte dei conti
le precedenti amministrazioni rimaste inerti per ben 27 anni. Non si
tratta, dunque, di un aumento, bensì di un adeguamento delle tariffe
che rimangono le più basse di tutti i comuni del circondario che
partono da 2.000 euro”. E sull'accusa di aver differenziato in
classi i defunti? “Nell’adottare la delibera abbiamo deciso di
attenerci a due punti cardini: recuperare e spalmare solo il costo
vivo dei loculi sui beneficiari, senza alcun lucro sugli stessi, ed
agevolare le categorie meno abbienti. Per assegnare alcuni loculi ad
un prezzo inferiore era necessario aumentare il prezzo di altri più
comodamente fruibili dai parenti in visita. Abbiamo deciso, perciò,
che chi, volontariamente, chiede l’assegnazione di un loculo più
comodo pagherà un prezzo superiore al costo di realizzo, utile a
recuperare le minori somme introitate per agevolare i più bisognosi.
Ecco il motivo per cui vi è una differenziazione di costi in base ai
piani di allocazione dei loculi. Quanto al costo di tumulazione è
evidente come in passato le cose siano state fatte sempre in maniera
approssimata. Viene da chiedersi come e chi procedesse alla
tumulazione se non vi era una disciplina in merito. Forse erano i
fantasmi a tumulare? Ovvero la tumulazione avveniva per magia senza
costi? Ce lo spiegasse, dunque, l’opposizione”.
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