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martedì 25 ottobre 2016

POLICORO. “CHIEDEREMO ALL'EUROPA DI BLOCCARE LE TRIVELLE”

NOSCORIE TRISAIA CONTRO LE PERFORAZIONI NEL GOLFO DI TARANTO
Policoro. Manifestazione di associazioni no triv
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.10.16 
POLICORO - “Presenteremo una denuncia alla Unione Europea perchè intervenga e blocchi le attività di ricerca di prodotti petroliferi nel Golfo di Taranto e nel mar Jonio”. Lo ha anticipato alla Gazzetta il portavoce di Noscorie Trisaia, Felice Santarcangelo, dopo la diffusione della notizia da parte della sua associazione e da parte di Mediterraneo no scorie, del rilascio, avvenuto nei giorni scorsi, di un permesso di ricerca da parte del Ministero dell'ambiente alla Schlumberger italiana spa e di altri due alla americana Global Med. Imponenti i dati relativi al primo permesso di prospezione: Estensione 4.030 km2; acquisizione di circa 4.285 km di linee sismiche 3D; province interessate: Crotone, Cosenza, Matera, Taranto, Lecce; Comuni coinvolti: cinquantacinque di Puglia, Basilicata e Calabria, tra cui tutti quelli della costa jonica lucana. Gli altri due permessi sono su una estensione più ridotta rispetto alla prima e sono ubicati davanti alle province di Crotone e Catanzaro. “Ma questo non significa nulla – ha continuato l'esponente no triv – per un golfo come quello di Taranto e per un mare, come il Mediterraneo, chiusi. Dai documenti del Ministero dell’ambiente si evince chiaramente, tra l'altro, che sarà adottata la tecnologia air gun, viste le estensioni chilometriche, con prospezione e ricerca che saranno a tappeto per buona parte dello Jonio al fine di trovare eventuali giacimenti di gas e greggio. La cosa grave è che sono state ignorate le osservazioni di cittadini, associazioni, Comuni, Province e Regioni che non volevano la ricerca petrolifera. Restano in materia amministrativa per bloccare i procedimenti del Ministero ambiente solo i ricorsi al Tar del Lazio, cui tutti possono aderire”. E la denuncia all'Europa. Ancora Santarcangelo: “L'Air gun è pericolosa perchè sparerà bombe di aria compressa mel sottosuolo marino mettendo a rischio la presenza dei cetacei nel Golfo di Taranto e la possibilità di ripopolazione della fauna ittica. Oltretutto, quanti bronzi di Riace potrebbero essere distrutti da queste esplosioni sottomarine? Poi, il grande rebus delle presenza delle navi radioattive che non sono mai state cercate. Se non viene esclusa la loro presenza cosa accadrebbe con il sommovimento dei fondali? Fondali, oltretutto, in cui sono stati individuati da studi universitari alcuni vulcani ed una frana di grandi dimensioni in attività”.


SANTARCANGELO (NOSCORIE TRISAIA): “I PERMESSI RILASCIATI IN QUESTI GIORNI SONO IL PRELUDIO A QUANTO POTREBBE ACCADERE CON LA VITTORIA DEI SI IL 4 DICEMBRE PROSSIMO”
POLICORO - “I permessi di ricerca petrolifera nello Jonio rilasciati dal Ministero dell'ambiente sono il preludio di quanto potrebbe accadere con la vittoria dei SI il 4 dicembre prossimo”. Lo ha detto Felice Santarcangelo, portavoce di Noscorie Trisaia, mettendo in parallelo il rilascio di attività di prospezione nel Golfo di Taranto e l'ormai imminente consultazione popolare. “Chi si aspetta novità dal referendum – ha spiegato l'esponente ambientalista - sui futuri poteri in tema di energia, turismo e infrastrutture che saranno tolti alle Regioni con la riforma del titolo V può assaporare già le intenzioni governative in materia di sviluppo turistico e infrastrutturale delle risorse Jonio ed Adriatico meridionale. Saranno le piattaforme petrolifere in mare le uniche infrastrutture, contrarie allo sviluppo delle economie locali, che si prospettano per l’arco jonico appulo-calabro-lucano”.

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