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martedì 11 ottobre 2016

SCANZANO J. “SCANZIAMO LE SCORIE” PER IL NO AL REFERENDUM: “LA RIFORMA PRIVA LE AUTONOMIE LOCALI DI POTERI”

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 11.10.16
SCANZANO JONICO - Scanziamo le scorie, l'associazione nata il 13 novembre 2003, poche ore dopo la decisione del Governo Berlusconi dell'epoca di voler ubicare nella frazione di Terzo Cavone il cimitero atomico nazionale, si è schierata per il NO al referendum costituzionale. “La nostra associazione – si legge in un comunicato stampa - si impegnerà per sostenere il NO contro la modifica della Costituzione. La riforma elimina ogni potere decisionale alle autonomie territoriali su temi di forte interesse locale. In particolare, nell’ambito della competenza energia affideremo la decisione delle scelte di sviluppo territoriale a Roma, compresa l’ipotesi di voler realizzare una “mega discarica nazionale”. Nel 2003 il Governo adottò un decreto incostituzionale. In violazione dei diritti affidò ad un generale l’incarico di realizzare da noi una mega discarica di scorie nucleari. Le 15 giornate di protesta del popolo lucano costrinsero il Governo a cancellare il nome di Scanzano Jonico dal decreto. In modo composto, per amore e in difesa della sua terra, il cittadino protagonista della crescita e dello sviluppo del territorio non accettò l’imposizione di una decisione che avrebbe creato l’impoverimento sociale ed economico dei luoghi. Anzi, fu capace di impiegare la forza generata con lo strumento della protesta per rendere giustizia, per ripristinare la violazione del diritto che il Governo avrebbe voluto calpestare. Con la riforma del titolo V e la modifica dei rapporti tra lo Stato e le Regioni verso la centralizzazione dei poteri, l’imposizione dello Stato di realizzare la mega discarica di scorie nucleari, ma non solo, non sarà più considerata violazione di un diritto. E la protesta, pur civile, contro la decisione del Governo non troverebbe più una giustificazione”.

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