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martedì 6 dicembre 2016

SPECIALE REFERENDUM. LA BATTAGLIA ANTI SCORIE HA LASCIATO IL SEGNO SUI RISULTATI DI SCANZANO JONICO

STIGLIANI (SCANZIAMO LE SCORIE): “LA NOSTRA GUARDIA RESTA ALTA”
Pasquale Stigliani
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 6.12.16

SCANZANO JONICO - “Abbiamo raggiunto il 77.99% dei No nella nostra città. Uno dei risultati migliori per quanti si opponevano alla riforma Renzi a livello regionale e, forse, addirittura, nazionale. E' ancora l'effetto della battaglia antiscorie del novembre 2003. Abbiamo lasciato il segno”. Lo ha detto Pasquale Stigliani, portavoce, dell'associazione ScanZiamo le scorie, dopo l'esito del referendum costituzionale nel centro simbolo di una battaglia vinta dai cittadini, tredici anni fa, contro l'allora Governo Berlusconi. “La parola d'ordine che abbiamo lanciato il 27 novembre scorso – ha continuato il nostro interlocutore - alla presenza del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio (M5s), del No al referendum, è stata raccolta. Abbiamo dimostrato, con tre docenti universitari, i pericoli che l'approvazione della Riforma poteva comportare. Ricordiamo che il primo atto della difesa di Scanzano Jonico dal cimitero delle scorie nel 2003 fu il ricorso alla Corte costituzionale da parte della Regione contro il decreto del Governo. Un ricorso che con la vittoria di Si non sarebbe stato più possibile”. Ma, a vittoria nel referendum acquisita, Scanziamo le scorie ha ancora timore che Terzo Cavone possa essere scelto come deposito delle scorie radioattive d'Italia? “La nostra guardia – ha risposto Stigliani - sarà sempre alta sino a quando non capiremo come saranno smaltite le scorie nucleari nel nostro Paese. Probabilmente il nostro territorio, dopo i criteri stabiliti dall'Ispra, non rientrerebbe nella scelta, se e quando ci sarà, del deposito ingegneristico di superficie. Il nostro timore va più in là ed è riferito alla scelta per il sito definitivo, geologico, dei rifiuti di terza categoria. Un sito che sarà individuato, probabilmente, su scala europea. Noi non molliamo”.

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