Visualizzazioni totali

martedì 6 dicembre 2016

SPECIALE REFERENDUM. LA PRESIDENTE DI MEDITERRANEO NO SCORIE, GIOVANNA BELLIZZI: “IL SUCCESSO DEL NO IN BASILICATA ONDA LUNGA DEL REFERENDUM ANTI TRIVELLE DEL 17 APRILE SCORSO”

Giovanna Bellizzi
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 6.12.16

POLICORO - “Il successo del No in Basilicata e nel Metapontino è l'onda lunga del referendum del 17 aprile scorso. I cittadini hanno capito che nella riforma costituzionale c'erano articoli che li privavano del diritto alla difesa del loro territorio ed a quello di eleggere i loro senatori”. Lo ha detto l'avvocatessa Giovanna Bellizzi, presidente dell'associazione Mediterraneo noscorie, ex Mediterraneo no triv, commentando il risultato del referendum costituzionale in regione, nel Materano, e nei centri dell'arco jonico lucano. “Il referendum anti trivelle e quello di domenica scorsa erano connessi. I lucani hanno capito che nella riforma c'era il pericoloso passaggio della clausola di supremazia nazionale che attribuiva al Governo la facoltà di accentrare decisioni in materia di energia, infrastrutture, trasporti ed altro ancora senza interlocuzione con le autonomie locali”. Il risultato ottenuto in regione e nel Metapontino, dunque, discende soprattutto dal No all'art. 117 che prevedeva la clausola di supremazia nazionale? “Si – ha risposto la nostra interlocutrice -. Gli elettori hanno compreso che in questa riforma istituzionale c'era un passaggio che accentrava lo sfruttamento del petrolio e del gas nelle mani del Governo e che il territorio, come le Regioni, non avrebbe più potuto interloquire con l'esecutivo”. Ma il voto referendario può avere altri sviluppi? Bellizzi: “Certo. Molti hanno detto che non era un referendum politico. Invece tale connotazione è venuta fuori dal calo dell'astensionismo. Gli elettori hanno manifestato la voglia di riappropriarsi di questioni di interesse costituzionale decidendo di non derogare più la tutela del territorio ed il proprio futuro alla politica. E' stato un voto consapevole contrariamente a quello che dicono i signori del Si”.

Nessun commento:

Posta un commento