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lunedì 27 febbraio 2017

ROTONDELLA. IL MINISTRO GALLETTI IN AUDIZIONE AL SENATO NON ACCELERA SUL DEPOSITO UNICO DELLE SCORIE NUCLEARI. TEMPI LUNGHI PER LA PUBBLICAZIONE DELLA CARTA DEI SITI POTENZIALMENTE IDONEI

ED I RIFIUTI RADIOATTIVI SONO SPARSI IN 24 DEPOSITI TEMPORANEI D'ITALIA, ITREC DELLA TRISAIA COMPRESO
Deposito temporaneo di rifiuti radioattivi all'Itrec di Rotondella
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 27.2.17
ROTONDELLA - “Per giungere allo smaltimento dei nostri rifiuti radioattivi è attualmente in corso la procedura, comprendente anche la relativa tempistica, per la localizzazione del Deposito unico nazionale delle scorie nucleari”. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, in audizione nei giorni scorsi alla Commissione Ambiente del Senato. Una dichiarazione che, tradotta dal politichese, significa che ci vorranno tempi lunghi per la pubblicazione della Cnapi (Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee) propedeutica alla ubicazione della struttura che dovrebbe raccogliere tutti i rifiuti radioattivi del Belpaese. Rifiuti oggi disseminati in ben 24 siti temporanei in diverse regioni tra cui la Basilicata con il suo centro atomico Itrec dismesso della Trisaia. Ma ecco altre dichiarazioni sull'argomento del titolare del dicastero all'Ambiente: “In attuazione della direttiva Euratom, i ministeri competenti hanno in corso anche la procedura finalizzata alla definizione del Programma Nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi, nell'ambito della quale è stata avviata anche la procedura di Valutazione ambientale strategica. Al momento è ancora in corso la preparazione del Rapporto Ambientale necessario per avviare la fase di consultazione pubblica sia del citato Rapporto sia del Programma Nazionale in modo che nei prossimi mesi i cittadini possano disporre di tutte le informazioni utili a meglio comprendere e valutare le strategie del Governo”. Solo a seguito di tale consultazione pubblica, potrà essere pubblicata la Cnapi già predisposta dalla Sogin spa, la società pubblica incaricata, già consegnata il 20 luglio 2015 al Governo. Galletti: “Il successivo processo partecipativo che avrà inizio dalla pubblicazione della “Carta” culminerà con il seminario nazionale, nel corso del quale verranno approfondite tutte le problematiche e gli aspetti tecnici relativi al Deposito. Si giungerà poi all'istruttoria finale di approvazione della Cnai (Carta nazionale delle aree idonee), sulla cui base potranno essere formulate le dichiarazioni di interesse da parte delle amministrazioni regionali interessate ad ospitare la struttura e propedeutiche agli approfondimenti tecnici di dettaglio, della durata di quindici mesi, e all'individuazione del sito definitivo, secondo le dettagliate e tassative procedure definite dalla legge”.


APERTA DALLA UNIONE EUROPEA UNA PROCEDURA DI INFRAZIONE SULL'ITALIA DAL 28 APRILE 2016

ROTONDELLA – L'Unione Europea ha aperto una procedura di infrazione sulla gestione dei rifiuti radioattivi nel nostro Paese il 28 aprile del 2016. Il pressing di Bruxelles riguardava il Programma Nazionale inviato alla Commissione un anno fa, in ritardo rispetto alla scadenza dell'agosto 2015. Il testo, oltretutto, sollevò dubbi da parte dell'esecutivo comunitario, che decise, pertanto, l'apertura della procedura di infrazione. Già allora si disse che il piano italiano doveva essere sottoposto ad una consultazione pubblica e alla Valutazione ambientale strategica (Vas), come previsto dalle regole dell'Unione. Programma Nazionale e Vas, a sentire il ministro dell'ambiente Gian Luca galletti, ancora in corso. L'obbligo di presentare alla Commissione europea il citato Programma deriva da una direttiva del 2011 che ha come scopo una gestione sicura e responsabile dei rifiuti radioattivi.

1 commento:

  1. Considerando il sito di stoccaggio più grande del mondo (sellafield, UK) non capisco perché non venga individuato un sito nazionale all'interno di una delle centrali nucleari presenti sul territorio nazionale

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