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giovedì 13 aprile 2017

POLICORO. POLICORO. SCONTRO AMMINISTRAZIONE COMUNALE-AMBIENTALISTI SULLA PIATTAFORMA ECOLOGICA IN ZONA D1


IL SINDACO LEONE: “UN IMPIANTO DI STOCCAGGIO? NO, DIFFERENZIERÀ I RIFIUTI URBANI”. MA COVA CONTRO E POTENZATTIVA: “ISOLA ECOLOGICA? NON CI FIDIAMO”
Consiglio comunale di Policoro
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 13.4.17

POLICORO - “Ma quale inquinamento! La piattaforma ecologica autorizzata dalla Regione di cui il Comune ha solo preso atto tratterà rifiuti urbani differenziati. Proprio come un'altra dello stesso tipo, anch'essa a gestione privata, che da 20 anni è attiva nella nostra zona artigianale”. Lo ha detto il sindaco Rocco Leone (FI) quando gli abbiamo chiesto “lumi”sulle accuse lanciate dalle associazioni Potenzattiva, di Potenza, e Cova Contro, del centro jonico. Per questi due organismi “c’è in atto in Basilicata una strategia di trasformazione dei territori in piattaforme di trattamento di rifiuti di ogni sorta, spesso fatti passare per non pericolosi e assimilabili a quelli urbani. Se poi tali piattaforme (chiamate ecologiche) sono situate sulla Statale 106 c’è davvero di che preoccuparsi”. Nel “mirino” la deliberazione del Consiglio comunale del 27 dicembre scorso con cui l'ente, secondo le due sigle, “ha approvato il Progetto per la realizzazione di un'isola ecologica da adibire a stoccaggio recupero di rifiuti assimilabili agli urbani nella zona D1”. Il primo cittadino, però, ha replicato: “Noi abbiamo solo preso atto di un'autorizzazione rilasciata dalla Regione dopo aver acquisito tutti i pareri previsti per legge. In quella piattaforma potrà arrivare solo materiale differenziato come, ad esempio, plastica, vetro, carta. Il tutto per chiudere il cerchio: dove si produce si differenzia e si lavora al fine di creare occupazione. Lì, se le condizioni economiche saranno favorevoli, potremo conferire quel che adesso conferiamo in Puglia e a Ferrandina. E potranno fare la stessa cosa altri enti locali”. Ma Potenzattiva e Cova Contro: “La denominazione isola ecologica è riduttiva in quanto trattasi di un vero impianto di stoccaggio, recupero e trasformazione di rifiuti, dichiarati assimilabili a quelli urbani. Ma i codici CER (Catalogo Europeo Rifiuti) previsti non corrispondono solo a tali categorie ma anche, ad esempio, a terre di scavo (quindi anche sottofondi stradali?)”. Per Leone, invece, “nella stessa zona c'è una isola ecologica simile e c'è una attività di trattamento di sottofondi stradali da 50 anni senza che nessuno abbia mai avuto nulla da ridire. Ripeto: non abbiamo alcun timore per la realizzazione della piattaforma. Dirò di più. Alcuni privati hanno ritirato la richiesta di sospensiva che avevano presentato al Tar. Significherà qualcosa o no?”


SCONTRO SULL'AREA INTERESSATA. LE ASSOCIAZIONI: “SIAMO PREOCCUPATI. E' IN PIENA ZONA AGRICOLA E VICINA ALLA FOCE SINNI ED AL BOSCO PANTANO”. MA LEONE: “E' IN ZONA ARTIGIANALE. ED HA TUTTI I PARERI PREVISTI PER LEGGE ”

POLICORO – Scontro duro tra Potenzattiva e Cova contro e sindaco Rocco Leone (FI) sulla localizzazione della piattaforma ecologica deliberata ad un privato. “Ci sono inesattezze gravi nella relazione di progetto – hanno sostenuto le due associazoni -. E' scritto che non vi sono residenze e coltivazioni mentre siamo in piena area agricola; che non siano presenti aree protette mentre siamo vicini a foce Sinni e Bosco Pantano. E c'è l’aggravante del cumulo degli impatti: un impianto di bitume e discarica di sottofondi stradali, la 106 Jonica, l’Enea. Siamo preoccupati”. Ma Leone ha tagliato corto: “Non posso correre dietro a certa gente. Il progetto ha tutte le autorizzazioni previste per legge ed è nella nostra zona artigianale. Punto”.

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