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sabato 15 aprile 2017

POLICORO. PRECISAZIONE DEGLI AVVOCATI DIFENSORI DEI RICORRENTI AL TAR CONTRO L'IMPIANTO DI STOCCAGGIO DI RIFIUTI IN ZONA D1. SMENTITO IL SINDACO ROCCO LEONE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 15.4.17
POLICORO – Precisazione degli avvocati Nicola Montagna e Angelo Nicola Calzone in merito al nostro articolo “Un impianto di stoccaggio? Differenzierà i rifiuti urbani”, del 13 aprile scorso. I due legali “nella qualità di difensori dei ricorrenti nel giudizio dinanzi al Tar contro il Comune, la Regione e la Sinnica Service srl, per l’annullamento della delibera n. 29 del Consiglio comunale del 27 dicembre 2017 e della determina dell’Ufficio compatibilità ambientale del Dipartimento ambiente della Regione, con cui è stato approvato il progetto per un’isola ecologica da adibire a stoccaggio e recupero di rifiuti assimilabili agli urbani in zona D1, precisano: all’udienza del 5 aprile scorso, fissata dal Tar per la decisione sull’istanza cautelare (sospensiva, ndr), i sottoscritti hanno deciso di rinunciare alla stessa non essendo stati avviati i lavori e non essendo attuale il periculum per i ricorrenti ed avendo concordato con il Collegio e con i difensori delle altre parti processuali, a fronte della rinuncia, una decisione nel merito in tempi brevi, fissata al 6 dicembre prossimo. I sottoscritti preannunciavano che avrebbero ripresentato l’istanza cautelare ove la Sinnica Service srl, titolare del progetto, avesse avviato i lavori prima della decisione sul ricorso. Pertanto i sottoscritti contestano le dichiarazioni che avrebbe proferito il sindaco, Rocco Leone, come riportate nell'articolo, “Alcuni privati hanno ritirato la richiesta di sospensiva che avevano presentato al Tar. Significherà qualcosa o no?”. Come esposto la rinuncia all'istanza cautelare non ha il significato di riconoscimento della legittimità del progetto, che falsamente e furbescamente verrebbe attribuito dal signor sindaco, ma quello di strategia processuale per una celere decisione nel merito”.

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