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domenica 24 settembre 2017

POLICORO. INTERVISTA ESCLUSIVA AL GIOVANE DEL GHANA FERITO VENERDÌ DA UN COLPO DI PISTOLA. CONOSCEVA L'AGGRESSORE. PISTA PASSIONALE: “HO DETTO TUTTO AI CARABINIERI. IO NON HO PAURA DI MORIRE”

ABDUL MUMIN BASHIRI IN OSPEDALE
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 24.9.217
POLICORO - “ho dato tutte le piste ai carabinieri. Ho detto tutto. Io sono africano, non ho paura della morte”. Lo ha detto alla Gazzetta Abdul Mumin Bashiri, 33 anni, nato a Nsawam, nel Ghana, l'uomo contro cui, venerdì scorso, attorno alle 18.30, in via Filippo Tristano, nei pressi della chiesa del Buon pastore, sono stati esplosi alcuni colpi di pistola. Ed egli, di buon grado, ha accettato di rispondere alle nostre domande, attorno alle 12 di ieri, alla presenza di alcuni suoi amici, mentre si trovava nel suo letto d'ospedale. Presente nel nosocomio anche la sua compagna, da cui attende un bambino. Cominciamo da quanto è accaduto. Vuoi raccontarlo? “Si. Ero nel bagno della casa della mia fidanzata per lavarmi prima delle preghiere quando ho sentito grida e urla in strada da parte di una persona. Sono sceso per parlare con lui ma quando sono arrivato egli era in una macchina che, insieme ad un altra, ha cominciato a muoversi. Io volevo parlare ma quell'uomo ha cominciato a sparare”. E tu ti sei rifugiato dietro un auto parcheggiata. “No, io non mi sono nascosto dietro l'auto. Chi ha sparato ha colpito me ed il mezzo fermo nel parcheggio. Un colpo mi ha preso alla coscia dx. Il proiettile è entrato ed uscito dal muscolo ma mi ha rotto il femore. Dovrò essere operato”. Ovviamente, il nostro interlocutore è stato già interrogato dai carabinieri: “Ed io a loro ho detto tutto quel che sapevo. Ho spiegato tutto”. Non hai avuto e non hai paura? “No. Io sono africano, non ho paura. Ho visto tantissima gente morire. Ho paura di cosa vado incontro dopo la morte ma non di morire. Tutti dobbiamo morire. Ed io sono un uomo”. A questo punto abbiamo chiesto alla vittima della sparatoria di venerdì qualcosa sulla sua attività. “Lavoro a Matera da circa un anno, in edilizia. Faccio il manovale. Ma vivo in Italia da anni. Prima sono stato, dal 2000 al 2003, in Spagna. Poi sono venuto in Italia”. E l'arrivo a Policoro? “Tramite il mio amico (presente alla nostra intervista, ndr). L'ho conosciuto a Milano. Da lì sono venuto a Policoro dove ho incontrato chi mi ha rubato il cuore. Ancora non viviamo insieme ma lo faremo presto”. E dopo le dimissioni dall'ospedale cosa farà Bashiru? “Cercherò lavoro qui. Anzi, lancio un appello tramite il vostro giornale. Se qualcuno vorrà aiutarmi, mi dia un lavoro. Sono manovale ma in edilizia mi occupo di tutto quel che si può fare”.



LO VOLEVANO MORTO. I CARABINIERI SONO SULLE TRACCE DI CHI HA SPARATO CONTRO ABDUL MUMIN BASHIRI
POLICORO – I carabinieri sono sulle tracce di chi ha esploso più colpi di pistola contro Abdul Mumin Bashiri, 33 anni, manovale, ghanese. Le indagini sul caso, ovvio, sono coperte dal più assoluto riserbo. Gli investigatori sono anche alla ricerca del movente. Chi ha sparato, dato l'alto numero di colpi esplosi, lo avrebbe fatto per uccidere. Ieri pomeriggio, intanto, si è riunito in municipio, convocato dal prefetto di Matera, Antonella Bellomo, il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Presente, col sindaco Enrico Mascia, il viceministro Filippo Bubbico. E Giuseppe Maiuri (Policoro futura) ha chiesto una riunione del Consiglio comunale per discutere di quanto accaduto dato che “a Policoro si spara in pieno giorno come nel Far West”.

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