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giovedì 21 settembre 2017

SCANZANO J. STIPENDI IN RITARDO AI DIPENDENTI. INTERROGAZIONE DI “SCANZANO LIBERA”. LA RISPOSTA DEL SINDACO RIPOLI


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.9.17

SCANZANO jONICO - Ennesimo ritardo nel pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali denunciato dai consiglieri del gruppo “Scanzano libera”, venuto fuori da una crisi della maggioranza del sindaco Raffaello Ripoli (Movimento civico scanzanese), che hanno presentato una specifica interrogazione al primo cittadino. Che ha risposto tramite La gazzetta del mezzogiorno. Ma andiamo con ordine. “Solo il 19 settembre scorso – hanno scritto Maria Giovanna Merlo e Sabino Rocco Giacco (Scanzano libera) – ai dipendenti è stato pagato lo stipendio di agosto 2017 mentre non sono state ancora corrisposte agli stessi le indennità di posizioni fisse ed obbligatorie per il 2015 ed il 2016. Da qui la domanda: nel caso vi siano problemi di cassa quali azioni intende mettere in campo il sindaco per garantire il pagamento puntuale degli stipendi?” Nell'interogazione i due consiglieri hanno evidenziato che “la stragrande maggioranza dei dipendenti lamenta l'insopportabile ritardo con cui vengono erogate le loro spettanze; che come tutte le famiglie, oltre le spese per la vita quotidiana, hanno scadenze improrogabili quali mutui, affitti, finanziamenti, che non possono essere, pertanto, rispettate”. E Ripoli? “C'è stato qualche ritardo nei pagamenti dovuto a problemi di deficit di cassa o di liquidità che stiamo cercando di recuperare con tre manovre: recupero dell'evasione dai servizi a domanda individuale; taglio delle spese che consideriamo superflue come quella della esternalizzazione dell'Ufficio tributi; aumento delle entrate. A proposito di quest'ultima voce annuncio che sarà istituita la tassa di soggiorno turistica e che, per l'estate 2018, saranno introdotti i parcheggi a pagamento sulle spiagge. Due misure già previste nel nostro programma. Tenga presente che noi amministratori non abbiamo ancora percepito le nostre indennità di agosto: prima i dipendenti, poi noi”.

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