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mercoledì 18 ottobre 2017

FERRANDINA. L'EX SINDACO D'AMELIO RISARCIRÀ IL COMUNE PER OLTRE 4MILA EURO. PRONUNCIA IN APPELLO DELLA CORTE DEI CONTI

SAVERIO D'AMELIO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 18.10.17
 
FERRANDINA – La Corte dei conti, Sezione centrale di appello, ha accolto parzialmente gli appelli contro una sentenza della Sezione della Basilicata condannando Domenico Lategana, ex dipendente comunale, e Saverio D’Amelio, ex sindaco, a risarcire al Comune 12.000 euro, 7.200 Lategana, 4.800 D’Amelio. In prima istanza la Procura regionale aveva chiesto la condanna per l'ex amministratore e l'ex dipendente a versare un risarcimento di 30.842,10 euro, un terzo il primo, due terzi il secondo. La richiesta era stata fondata sulla presunta illiceità del conferimento di un incarico dirigenziale a Lategana. Nel dispositivo è riportato l'excursus degli incarichi del dipendente dalla sua assunzione, 1 gennaio 1979 dopo concorso per due posti di applicato, fino alla nomina a vice segretario, con inquadramento finale nella categoria D3. Tale status, in ultimo, fu rideterminato con decreto del 31 gennaio 2007 a firma dell'allora primo cittadino D’Amelio. Così, nella sentenza del 19 febbraio 2015, primo grado di giudizio, fu affermata l’illegittimità del riconoscimento operato al funzionario negando che ricorressero i presupposti per conferirgli l’incarico a contratto di qualifica dirigenziale. La stessa dichiarò la responsabilità dell'ex sindaco. Da qui la condanna per entrambi pur se limitata all’importo di 21.771 euro addebitandone a D’Amelio 7.257 ed a Lategana 14.514. Sentenza contro cui fecero opposizione sia Lategana sia D'Amelio il primo sostenendo l’inesistenza dei presupposti della responsabilità affermata nei suoi confronti il secondo dichiarandosi estraneo ai fatti contestatigli. Ma la corte centrale d'appello, presieduta da Enzo Rotolo, ha accolto solo parzialmente i due ricorsi riducendo a 4800 euro ed a 7.200 gli importi da versare al Comune di Ferrandina da parte di D'Amelio e Lategana. Ricordiamo che il primo, 82 anni, in politica da giovanissimo con la Democrazia Cristiana, è stato Presidente della Provincia di Matera oltre che vicepresidente dell'Acquedotto Pugliese e sindaco di Ferrandina per molti anni. A livello nazionale, inoltre, è stato senatore della Repubblica per per quattro legislature, vice presidente della Commissione antimafia e presidente della Commissione bicamerale di vigilanza sull'Anagrafe tributaria. Ha ricoperto, infine, la carica di sottosegretario di Stato al Ministero della pubblica istruzione e a quello dei lavori pubblici.

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