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martedì 12 dicembre 2017

ROTONDELLA. ENEA-SOGIN E INQUINAMENTO, ORA SI CERCA DI FARE CHIAREZZA. DA OGGI PRELIEVI ASM DI FRUTTA E VERDURA NELLE AREE CIRCOSTANTI ALLA TRISAIA PER VERIFICARE LA PRESENZA O MENO DI INQUINANTI CHIMICI O DI RADIONUCLIDI

DISPUTA TRA AMBIENTALISTI DI COVA CONTRO E AZIENDA SANITARIA MATERANA SUI MANCATI CONTROLLI

L'INGRESSO DELL'AREA SOGIN ALLA TRISAIA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 12.12.17

ROTONDELLA – Botta e risposta tra ambientalisti ed Asm sui “postumi” dell'inquinamento da sostanze chimiche del sito Enea-Sogin. Giorgio Santoriello, dell'associazione Cova Contro, ha attaccato: “La Asm è responsabile di omesso controllo su frutta, verdura e fauna ittica stanziale e della non pubblicazione sul sito internet dei risultati dei campioni effettuati in passato, se sono stati effettuati, sia per i contaminanti chimici sia per quanto riguarda i radionuclidi”. Ma Antonio Martemucci, responsabile del servizio di Igiene degli alimenti dell'Azienda sanitaria, ha replicato: “Ci siamo subito subito attivati appena dopo la notizia dell'inquinamento al di fuori dei confini della Trisaia e dopo l'ordinanza del sindaco Vito Agresti con il divieto di uso dell'acqua dei pozzi circostanti. In settimana saranno prelevati i primi campioni di frutta e verdura per analizzarli sia sotto il profilo chimico sia per quello radioattivo. Ed a breve pubblicheremo i verbali dei controlli per il primo aspetto effettuati nel 2015, 2016 e 2017. La pubblicazione di quelli sui radionuclidi competono all'Arpab. Ma noi mai abbiamo avuto denunce di sforamenti”. Sempre fonti Asm, tuttavia, hanno precisato che le analisi sulla fauna ittica vengono effettuate solo sul pescato tracciabile messo in commercio. Ma Santoriello: “La notizia dell'inquinamento era nota già da due anni. Come faceva la Asm a non esserne informata? Poi, abbiamo sempre chiesto la pubblicazione delle non conformità registrate sugli alimenti in provincia di Matera mai avvenuta, ci è stato spiegato, per motivi di privacy. Riteniamo importanti queste informazioni per garantire trasparenza e sicurezza a produttori e consumatori. Ribadiamo, infine, la necessità dei controlli sulla fauna ittica autoctona in particolare allo sbocco del canale delle acque reflue dell'Itrec nello Jonio. Un sito per il quale abbiamo chiesto alla Regione di effettuare anche carotaggi dei fondali al fine di accertarne la radioattività o meno. Io il bagno in quel tratto di mare non lo farei neanche morto”. E Martemucci: “I campioni che effettueremo in questi giorni saranno analizzati per la parte chimica all'Istituto zooprofilattico di Matera, per quella sui radionuclidi dall'Arpab. I verbali che pubblicheremo sugli esami già svolti non avranno l'indicazione dell'azienda di prelievo. Ma in tutte le analisi del passato, ripeto, mai ci sono stati sforamenti”.


QUANDO LA ASL 5, NEL 2004, LANCIO' LA CAMPAGNA DI MONITORAGGIO CONTINUO SU LATTE, FRUTTA, VERDURA DELL'AREA INTORNO ALL'ENEA-ITREC E SU SABBIA E PESCI DELLO SBOCCO DELLA CONDOTTA A MARE DEL SITO ATOMICO

ROTONDELLA - “Trisaia. Sono in corso di esecuzione prelievi per controlli al latte, alla verdura, al pesce, alla sabbia ed ai fondali marini. Questi ultimi prelevati allo sbocco in mare della condotta Itrec. Sarà un monitoraggio continuo quello attorno al Centro Enea ed al sito atomico dismesso”. Così scrisse la Gazzetta il 27 febbraio 2004 annunciando la raccolta dei primi campioni dei prodotti e dei materiali citati ai fini di accertarne la radioattività effettuati da personale dell'allora Asl 5 di Montalbano Jonico. Di quelle analisi non sono stati diffusi i risultati poichè, si spera, erano negativi, senza sforamenti. E non sappiamo quanto durò il monitoraggio. Certo è che un piano del genere servirebbe anche in questi giorni.

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