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giovedì 11 gennaio 2018

POLICORO. ARRESTATO FRANCESCO CUPPONE A CERIGNOLA. E' ACCUSATO DI TENTATO OMICIDIO NEI CONFRONTI DEL CITTADINO GHANESE ABDUL MUMIN BASHIRU

IL FATTO DI CRONACA IL 22 SETTEMBRE SCORSO IN VIA TRISTANO, IN PIENO CENTRO. LE INDAGINI CONTINUANO

LA SCENA DEL TENTATO OMICIDIO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 11.1.18

POLICORO – E' stato arrestato a Cerignola (FG) dai carabinieri dei comandi provinciali di Foggia e di Matera Francesco Cuppone, pregiudicato 33enne del centro del Metapontino ma residente nella vicina Scanzano Jonico. Era ricercato dal 22 settembre scorso perchè, secondo gli investigatori, insieme ad alcuni complici, nel pomeriggio di quel giorno avrebbe sparato diversi colpi di pistola contro un cittadino ghanese, Abdul Mumin Bashiru, da tempo stabilitosi a Policoro, ferendolo ad una gamba, nella centrale via Tristano. L’uomo, da allora, aveva fatto perdere le proprie tracce, fino a quando, tradito dalla voglia di rivedere la propria compagna, non ha permesso agli investigatori di capire che, da diversi giorni, viveva a Cerignola, sotto falso nome, in un piccolo appartamento. I militari del Nucleo operativo e della Stazione della città dauna, a questo punto, assunte le informazioni del caso ed in stretta sinergia con gli uomini del Nucleo investigativo dei carabinieri di Matera, guidati dal maggiore Daniele Dinoi e dal capitano Francesco Gammone, e della Compagnia di Policoro, agli ordini della capitano Chiara Crupi, facevano irruzione all’interno di un bilocale, in zona “Assunta”, sorprendendo il latitante. Quest'ultimo, alla vista degli uomini dell'Arma, ha tentato la fuga ma è stato prontamente bloccato ed immediatamente ammanettato. Gli investigatori, quindi, hanno proceduto ad un’accurata perquisizione dell’immobile riuscendo a rinvenire una carta d’identità riportante la fotografia del ricercato. Sul documento, però, erano riportati dati falsi. Per tale ragione Cuppone, oltre che per il fermo di indiziato di delitto emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza proprio nei giorni successivi al tentativo di omicidio, è stato tratto in arresto anche in flagranza di reato per il reato di possesso di documento di identificazione falso. L’arrestato, in attesa della udienza di convalida, è stato condotto nel carcere di Foggia. L’attività investigativa dei militari del Nucleo investigativo e della Compagnia di Policoro, tuttvia, non si arresterà con la cattura di colui che è considerato l'esecutore materiale dell’agguato ai danni di Mumin Bashiru ma proseguirà per appurare le responsabilità di altre persone che potrebbero aver preso parte all’azione di fuoco in via Tristano e per accertare se e chi l'abbia potuto aiutare durante i mesi della fuga.

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