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domenica 4 febbraio 2018

POLICORO. SIT IN DI STUDENTI E GENITORI PER SOLLECITARE LA SICUREZZA DEGLI AUTOBUS. CHIESTO L'INTERVENTO DELLA MAGISTRATURA DOPO GLI ULTIMI INCENDI

LA PROTESTA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 4.2.18

POLICORO – Un preoccupato e colorato sit in di studenti e genitori si è svolto nella mattinata di ieri nel piazzale del terminal bus della città jonica per sollecitare interventi per la sicurezza degli autobus dei pendolari. I giovani hanno mostrato foto dei pullman andati in fiamme e cartelli con le loro richieste. Richieste che hanno reiterato nel corso dei loro interventi. Denunciati mezzi rotti, vecchi anche di 36 anni, sporchi, senza aria condizionata, con l'acqua piovana che si infiltra dappertutto, e condizioni di viaggio, in piedi come sardine, disumane. E questo accade non solo per i bus che da Policoro, ogni giorno, si recano a Tursi, Marconia o Matera, ma anche per quelli che fanno il percorso contrario. Insomma, per i manifestanti, la misura è veramente colma. “Ora basta – ha detto l'avvocato Giovanna Bellizzi, tra le organizzatrice della protesta -. L'incendio del 30 gennaio scorso, sulla Jonica, in territorio di Scanzano, è stato solo l'ultimo della serie. In due anni ne abbiamo contati ben sei. Le fiamme hanno sempre avuto origine dal vano motore per poi propagarsi al resto del pullman. Solo grazie al caso, alla fortuna, alla volontà divina od alla prontezza di riflessi degli autisti non si sono verificate tragedie. Si tratta di mezzi di trasporto pubblico che hanno dai 20 sino ai 30 anni di età. Sono vere e proprie carrette che portano a scuola i nostri figli. Basta. Per questo abbiamo inviato un esposto alla Procura della Repubblica. Vogliamo sapere se ci sono responsabilità nei roghi che si sono verificati e se i mezzi vengono revisionati e controllati. L'intervento della magistratura è necessario perchè, sinora, i nostri appelli rivolti sulla questione a Provincia, Regione, Governo nazionale non hanno sortito alcun effetto. Vogliamo risposte”. I ragazzi, intanto, prima di “sciogliere le riga” hanno minacciato scioperi del viaggio: “Non saliremo più su autobus che non riterremo sicuri. Paghiamo un servizio. Vogliamo efficienza e sicurezza”.

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