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| I CARABINIERI SUL LUOGO DELL'INCENDIO |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 4.2.18
SCANZANO JONICO – “Non ho paura. Non mi fermeranno. Io vado avanti. Sono tranquillo”. Lo ha detto alla Gazzetta del mezzogiorno l'imprenditore Rocco D'amore dopo il rogo che ha distrutto una delle sue automobili poco dopo la mezzanotte di ieri. D'Amore è molto conosciuto nella cittadina del Metapontino dove è arrivato con la famiglia negli anni 80 e dove da allora ha gestito un'azienda di impiantistica nel settore della termoidraulica. Da alcuni anni, inoltre, egli ha diversificato le sue attività entrando anche nel settore edile costituendo una società, la RDA, per la realizzazione di un lottizzazione su un'area nei pressi della Statale 106 Jonica, alla periferia Est dell'abitato. Si tratta, in definitiva, di un imprenditore che si è fatto da solo e che ancora non disdegna di lavorare manualmente, quando è possibile, nei suoi cantieri. Ma ecco altre sue dichiarazioni. “Non è il danno economico dell'auto distrutta che mi fa rabbia quanto il gesto. Sul fatto che si tratti di un incendio doloso, infatti, non sembrano esserci dubbi”. Ma il nostro interlocutore a cosa fa risalire l'attacco nei suoi confronti? L'obiettivo potrebbe essere la lottizzazione in corso? “Io sono rimasto sgomento dall'accaduto. Non me l'aspettavo una cosa del genere. Non ho avuto avvisaglie, infatti, di nessun tipo. Zero”. Neanche sul cantiere in fase di realizzazione? Richieste inevase di appalti o di lavori? “No. Al momento non so se è una questione di gelosia o se qualcuno voglia qualcosa. Io non ho avuto nessuna minaccia né richieste estorsive o di lavori vari. Oltretutto, la RDA, costituita nel 2008, ha appaltato le opere di urbanizzazione in fase di esecuzione ad una impresa. E sta procedendo alla vendita dei lotti. Io, ripeto, non ho avuto né minacce né richieste di alcun genere”.
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