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giovedì 29 marzo 2018

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 29.03.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Policoro. Stalking, Paolo Castelluccio passa dal carcere agli arresti domiciliari. 2) Scanzano Jonico. Tari diminuisce, Imu, Tasi e Irpef invariate.

mercoledì 28 marzo 2018

GUARDIA DI FINANZA MATERA: NUOVO MAXI SEQUESTRO DI NOVELLAME LUNGO LA 106 JONICA


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.3.18

Continuano i maxi sequestri nel Metapontino di novellame di sardina, il pregiato pesciolino al di sotto della taglia minima consentita per la pesca dalla legislazione comunitaria, conosciuto anche come “neonata” o “maiatica”. E' stata la Guardia di finanza a mettere a segno l'ultima operazione avvenuta nell’ambito di servizi di controllo del territorio organizzati lungo la Statale 106. Così, i Baschi verdi della Compagnia di Matera hanno controllato un automezzo in transito proprio sulla Jonica, direzione Reggio Calabria, all’interno del quale sono state rinvenute 132 casse contenenti il ricercatissimo e proibito pescato. Il peso complessivo della “merce” è risultato pari ad una tonnellata per un controvalore commerciale di diverse decine di migliaia di euro. Il novellame rinvenuto è stato sequestrato per violazione delle leggi vigenti in materia mentre al conducente del mezzo, residente in Calabria, è stata comminata una sanzione pecuniaria di 25.000 euro. Il contrasto a questa grave forma di intrusione nel vitale ciclo riproduttivo della specie continuerà con impegno e costanza da parte dei finanzieri attesa l’insensibilità e i forti interessi economici dei “presunti pescatori”. 

POLICORO. MUAY THAI. GIOVANNI GALLICCHIO È CAMPIONE D'ITALIA. VERDETTO UNANIME DOPO L'INCONTRO CON IL SARDO GAMBAZZU. LA SODDISFAZIONE DEL NEO CAMPIONE E DEL SUO COACH CARELLA

GALLICCHIO CAMPIONE CON GAMBAZZU, A SX, ED IL SUO COACH CARELLA, A DX

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.3.18

POLICORO – Giovanni Gallicchio, 20 anni, policorese doc, studente all'Istituto agrario di Marconia, è il nuovo campione d'Italia professionisti di muay thai, categoria – 60 kg, federazione WTKA. L'atleta dell'Asd Balck corner, diretta dal coach Nicola Carella, ha battuto il sardo Alessandro Gambazzu, del Team Rodriguez, nel match clou della riunione Brave Hercules, svoltasi nel Palaercole. Tiratissime le tre riprese del match, di 3 minuti l'una, con Giovanni che ha condotto dal primo all'ultimo secondo. Freddo, concentrato, scattante, atleticamente ben preparato, il neocampione d'Italia, sostenuto dal tifo del palazzetto dello sport ed incitato dall'angolo da Carella, ha centrato il suo avversario con combinazioni di calci, ginocchiate, pugni, gomitate. Pochissimi i rischi da lui corsi sul ring. Ed alla fine è stata vittoria ai punti con verdetto unanime. Ed è esplosa la gioia di Gallicchio, Carella, e di tutta la Black corner, da 4 anni attiva nel centro jonico ed ormai punto di riferimento in Basilicata del muay thai. Ma ecco il neocampione d'Italia appena dopo l'incontro: “E' stata dura ma sono soddisfatto. Ringrazio il mio avversario, il mio maestro e tutti i miei tifosi. E' stato un bel match con una vittoria che ripaga dei tanti sacrifici fatti e dei durissimi allenamenti. Abbiamo preparato bene la sfida ad un avversario davvero forte. Sono diventato un professionista di questo sport e dovrò vivere come tale: allenamenti, preparazione, alimentazione. Quest'anno finisco la scuola. Poi, mi dedicherò tutto al muay thai”. E via all'abbraccio col suo pubblico. Soddisfatto, ovvio, anche Carella: “Sono emozionato. Dopo 4 anni abbiamo un campione d'Italia professionista nel mio Team. E' un motivo di orgoglio. Grazie a tutti i miei ragazzi. Il prossimo incontro di Gallicchio è già stato fissato al 27 maggio in un galà organizzato a Milano da Claudio Alberton”.

PAOLO CASTELLUCCIO, ACCUSATO DI STALKING, AGLI ARRESTI DOMICILIARI DOPO L'INTERROGATORIO DI GARANZIA. INTANTO, SOLIDARIETA' ALLA VITTIMA DAL CENTRO ANTIVIOLENZA ITALIANO

PAOLO CASTELLUCCIO

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POLICORO – Arresti domiciliari per Paolo Castelluccio, 59 anni, del centro jonico, vicepresidente del Consiglio regionale in quota a Noi con L'Italia, arrestato sabato scorso con le accuse di atti persecutori, violenza privata e minacce, anche con un coltello, nei confronti della donna con cui aveva avuto una relazione sentimentale. La misura alternativa a quella della detenzione in carcere è stata decisa dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Matera, Angela Rosa Nettis, dopo l'interrogatorio di garanzia a cui l'imprenditore del settore del commercio di prodotti ortofrutticoli e politico di primo piano su scala regionale è stato sottoposto in mattinata. 

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ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 28.03.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Policoro. Castelluccio la minacciava anche utilizzando un coltello. I reati di cui deve rispondere il vicepresidente del Consiglio regionale. Oggi udienza di convalida dell'arresto. 2) Sulla Jonica. Guardia di Finanza. Sequestrata una tonnellata di novellame. 3) Policoro. Tasse comunali oggi in discussione in Consiglio comunale. 4) Arti marziali. Il policorese Gallicchio campione d'Italia di muay thai -60 kg.  

martedì 27 marzo 2018

IL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE PAOLO CASTELLUCCIO ARRESTATO CON LE ACCUSE DI ATTI PERSECUTORI, VIOLENZA PRIVATA E MINACCE ANCHE CON UN COLTELLO. DOMANI UDIENZA DI CONVALIDA NEL TRIBUNALE DI MATERA

IL TRIBUNALE DI MATERA
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POLICORO – Il vicepresidente del Consiglio regionale, Paolo Castelluccio, è stato arrestato sabato scorso dagli agenti della Polizia di Stato nella sua abitazione di Matera, attorno alle ore 21, con le accuse di atti persecutori, violenza privata e minacce. Queste ultime attuate anche con un coltello. Il tutto nei confronti di una donna con cui aveva avuto una relazione sentimentale più volte interrotta e ripresa. Sarebbero state proprio le minacce rivolte con l'arma bianca a portare all’arresto dopo la richiesta di intervento da parte della vittima agli uomini della Questura della città dei Sassi. Così, da sabato sera, l'uomo politico è detenuto nel carcere materano. Per domani è prevista l'udienza di convalida della misura di custodia cautelare nel tribunale di Matera. 

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POLICORO. UN MANIFESTO DI “LIBERA” SUL GIALLO DEI FIDANZATINI. GLI INTERROGATIVI DELL'ASSOCIAZIONE ANTIMAFIA IN RELAZIONE ALLE CONCLUSIONI DELLA MAGISTRATURA: "23 MARZO 1988-23 MARZO 2018. 30 ANNI DI DUBBI"

FIDANZATINI DI POLICORO. IL GIORNO DELL'AUTOPSIA, IL 17.12.2010

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 27.3.18

POLICORO – Non è passato sotto silenzio per Libera Basilicata il 30simo anniversario della morte di Luca Orioli e Marirosa Andreotta, il caso del " fidanzatini" della città jonica. Un manifesto, "Luca Orioli-Marirosa Anfreotta. 23 marzo 1988-23 marzo 2018. 30 anni di dubbi", è stato fatto affiggere sui muri del centro dove l'evento di verificò. Nel testo sono riportati interrogativi posti dall'associazione antimafia che, evidentemente, non è convinta delle conclusioni a cui è arrivata la magistratura: archiviazione. Una decisione del 2013 dopo che l'ultima perizia, quella del medico legale Francesco Introna, imputò i due decessi ad avvelenamento da monossido di carbonio. Un'archiviazione che non ha convinto neanche la madre di Luca, Olimpia Fuina, che, nei giorni scorsi, proprio dalla Gazzetta, ha lanciato un appello: “Qualcuno non vorrà andarsene all'altro mondo con questo grande peso. Spero che chi ha consapevolezza che l'eternità esiste prima o poi si libererà di questa ombra che si porta dietro”. Appello che si lega ai dubbi di Libera. Questi ultimi riguardano la luce vista accesa da alcuni testi in casa della ragazza attorno alle ore 22.30, con i due decessi fatti risalire dai medici attorno alle 22, ma che poi fu trovata spenta dalla madre di Marirosa rincasando alle 24. "Se i due giovani – è la domanda - sono morti alle 22 e la luce è stata vista accesa almeno verso le 22.30, chi l'ha spenta?" Un altro quesito riguarda "un verbale dei carabinieri delle ore 00.30 del 24 marzo di cui si parla nella relazione autoptica del prof. Introna quando, da verbali, i carabinieri furono avvisati del ritrovamento dei cadaveri dalla centrale operativa solo verso le ore 01.00". Libera: "E' stata una svista di Introna o c'è davvero un verbale redatto alle 00.30? Se questa circostanza fosse vera come si concilia con il fatto che i carabinieri arrivarono solo dopo le 01.00 del 24?" Poi, l'ultimo dubbio: "Nell'autopsia del 1996 dei professori Giancarlo Umani Ronchi e Claudio De Zorzi scrivevano che dall'analisi dei frammenti prelevati dagli organi interni dei due cadaveri si escludeva con certezza "la presenza di pigmenti riferibili alla carbossiemoglobina", che significa niente avvelenamento da monossido di carbonio. L'esito finale a cui giunge la perizia Introna parlava chiaramente da avvelenamento da monossido di carbonio. Da dove nasce questa clamorosa contraddizione?"

OLIMPIA FUINA ORIOLI

POLICORO FUTURA: “GIORNATA DEL RICORDO” NULLA SI È MOSSO

POLICORO - “A distanza di 30 anni dalla vicenda che colpì la comunità con la morte prematura di due giovani sulla quali mai è stata fatta chiarezza abbiamo chiesto al sindaco Enrico Mascia di istituire la “Giornata del ricordo” per ricordare tutte le vittime di reati rimasti impuniti. Ma nessuna risposta ci è pervenuta”. Lo ha detto Gianni Domenico D'Alessandro (Policoro futura) ricordando di aver anche chiesto “un’attestazione per Olimpia Fuina Oriolo per il suo impegno nella ricerca di libertà e giustizia. Orbene, dopo che il sindaco prese l’impegno di celebrare la “Giornata” abbiamo avuto un incontro con lui ed abbiamo prodotto un elenco dei riconoscimenti ricevuti dalla signora Olimpia. Ma l’impegno del Comune è venuto meno”.

BLITZ SABATO SERA. E' STATO ARRESTATO A MATERA PER STALKING IL CONSIGLIERE REGIONALE CASTELLUCCIO DENUNCIATO DALLA COMPAGNA. LA PAROLA AL MAGISTRATO DOMANI PER L'UDIENZA DI CONVALIDA


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 27.3.18

POLICORO – Il vicepresidente del Consiglio regionale Paolo Castelluccio (Noi con L'Italia) è stato arrestato con l'accusa di stalking e, probabilmente, per altre reati connessi. E' attesa per domani la decisione della magistratura sulla convalida, o meno, della custodia cautelare in carcere. La notizia si è diffusa nella mattinata di ieri nel centro jonico ed è subito rimbalzata da Matera a Potenza. Per la precisione ha iniziato a prendere corpo all’interno del Consiglio regionale, nel capoluogo di regione, ed è tornata verso la città dei Sassi, dove sarebbero avvenuti i fatti. Fatti che hanno messo a disposizione dell’autorità giudiziaria il noto esponente politico lucano. L’arresto, a quanto è trapelato stante il massimo riserbo che circonda la vicenda, sarebbe avvenuto intorno alle 21 di sabato scorso. La Polizia di Stato è intervenuta a seguito della denuncia da parte della donna con la quale il politico-imprenditore di Policoro intratteneva una relazione già da alcuni anni. Ma per qualche ragione tra i due già da qualche mese il rapporto si sarebbe raffreddato. Sembra che la sua compagna, che nella vita di tutti giorni dovrebbe essere impegnata come impiegata, avesse cercato di porre fine alla storia già da qualche tempo. Non è noto, al momento, se ci siano state o meno precedenti episodi di attrito ma fino a prima dell'intervento degli uomini della Polstato ella non aveva mai deciso di sporgere denuncia. Poi, l’epilogo che ha fatto scattare l’azione degli agenti della Questura di Matera. La donna, che non è sposata, ha una età di 43 anni mentre lui ne deve compiere 59 nel settembre prossimo. La ragione che avrebbe indotto la denunciante a rivolgersi alle forze dell’ordine sarebbe legata alle telefonate e al loro contenuto, con ogni probabilità non rassicurante, che avrebbe ricevuto. Fatto sta che al loro arrivo i poliziotti avrebbero trovato Castelluccio nell'atto di aggredire la donna. Il vicepresidente del Consiglio regionale è nato a Policoro il 10 settembre del 1959. Nel 1977 ha ottenuto la qualifica di elettromeccanico presso l'Istituto professionale Pitagora del comune del Metapontino. Nel 1983 ha intrapreso l’attività di imprenditore nel settore ortofrutticolo mediante la produzione, commercializzazione ed esportazione dei prodotti dell’ortofrutta. Dal 1988 è divenuto direttore commerciale ed amministratore unico della “Palatinum fruit s.r.l.” e presidente del consiglio di amministrazione della “Bromit s.r.l.” Dal 1990 al 1997 è stato consigliere comunale di Policoro. Dal 1995 al 1997 è stato nominato vice coordinatore vicario di Forza Italia. Dal 2004 al 2009 è diventato consigliere provinciale di Matera sempre nelle fila di Forza Italia. Dal 2006 è stato coordinatore di collegio degli “azzurri”a. Dal 2009 delegato del Consiglio nazionale del Partito delle libertà (Pdl). Nel maggio 2010 è stato eletto consigliere regionale nel Pdl. Alla vigilia delle ultime elezioni politiche ha lasciato Forza Italia e si è schierato con Noi con l'Italia-Udc di Raffaele Fitto. Nella sua attività di consigliere regionale è rimasto coinvolto nell'inchiesta denominata rimborsopoli.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 27.03.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Stalking a Matera, arresto eccellente. In carcere Paolo Castelluccio, vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata. Il fatto: “Compagna aggredita e molestata” (Prima pagina nazionale). 2) Manette al vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Paolo Castelluccio (Noi con l'Italia). Arrestato in flagranza di reato per stalking. (Pagina 10 nazionale). 3) Blitz sabato sera. E' stato arrestato per stalking il Consigliere regionale Castelluccio denunciato dalla compagna. La parola al magistrato per l'udienza di convalida. (Basilicata primo piano. Pagina IV). 4) Policoro. Un manifesto di “Libera” sul giallo dei fidanzatini. Gli interrogativi dell'associazione antimafia in relazione alle conclusioni della magistratura. 5) Policoro futura: “Giornata del ricordo” nulla si è mosso. 6) Nova Siri. Rifiuti, tariffe e bilancio in Consiglio comunale.

lunedì 26 marzo 2018

POLICORO. MAIURI E DI PIERRI: “SENZA MANUTENZIONE GLI ALLOGGI ATER”. IL CASO IN CONSIGLIO COMUNALE



LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 26.3.18

POLICORO - Sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale un'interrogazione presentata da Giuseppe Maiuri e Gianni Di Pierri (Policoro futura) sulla necessità di intervenire sugli immobili di edilizia residenziale del centro jonico di proprietà dell’Ater. “Una questione – hanno sostenuto i due esponenti politici - che da quattro anni denunciamo pubblicamente chiedendo interventi straordinari di manutenzione per le pessime condizioni strutturali degli alloggi tali da mettere a rischio la salute delle famiglie che vi abitano”. Nel testo si evidenzia come “le condizioni di tali abitazioni già in passato siano state oggetto di attenzione della stampa locale ed anche di quella nazionale. In particolare, nella nota trasmissione televisiva “Striscia la notizia” l'ingegnere, di parte, che accompagnava i corrispondenti rappresentò una situazione preoccupante ed asserì esserci un rischio grave per la pubblica incolumità”. Da qui la richiesta al primo cittadino “di incaricare i tecnici comunali affinché verifichino le idoneità dei luoghi e predispongano la redazione degli atti conseguenti”.

NOVA SIRI. IN CIRCOLAZIONE AUTOBUS SCASSATI: “SI ASPETTA CI SCAPPI IL MORTO?”. DENUNCIA DELL'UGL: “PENDOLARI DELLA FCA DI MELFI COSTRETTI A VIAGGIARE COME ANIMALI”

LA PORTA BLOCCATA CON UNA FUNE
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 26.3.18
NOVA SIRI – “Sulla tratta che va dal centro jonico alla Fca di Melfi i pendolari vengono trattati come animali. Tanti i rischi che si corrono su mezzi obsoleti”. Lo ha denunciato, con ampio corredo fotografico, l'Ugl di Basilicata. “Quanto accaduto la sera di venerdì scorso ai dipendenti della fabbrica melfitana per il rientro direzione Metapontino non è di poco conto – ha spiegato Pino Giordano, segretario provinciale di Matera della sigla sindacale -. Un’azienda, in particolare, è ripetitiva nel mandare i suoi mezzi antiquariati nella tratta da e per Melfi con partenza da Nova Siri, Ferrandina e Matera: un parco macchine obsoleto, pneumatici lisci a vista ferro, porte legate con funi per non farle volare, aria condizionata assente. Sono autobus che percorrono circa 1200 Km al giorno, adibiti al trasporto dei lavoratori della zona industriale di San Nicola, peggio di carovane della vecchia Iugoslavia”. Poi, alcune considerazioni: “Oramai avere bus obsoleti su strada non fa notizia. Possono circolare per il trasporto pubblico mezzi costruiti ed in esercizio da 35 anni. Ma, per smuovere qualcosa bisogna aspettare che ci scappi il morto o la tragedia?” Insomma, alle proteste di studenti e genitori dopo i pullman andati a fuoco nei mesi scorsi, si aggiungono quelle dei pendolari. Proteste che non sono le prime. Ancora l'Ugl: “Nonostante le nostre innumerevoli denunce da anni si continuano ad utilizzare mezzi che superano di gran lunga l’età massima di immatricolazione e su cui non viene fatta la minima manutenzione. Dobbiamo essere speranzosi e ringraziare il cielo che mai e poi mai avvenga qualche incidente e che nessun passeggero rechi danno. Pochi mesi fa l’ennesima nostra segnalazione. Solo l’abilità dell’autista evitò che potessero esserci conseguenze per gli operai: improvvisamente, sulla Bradanica, si ruppe un asse con fuoriuscita della ruota”. Allora? Giordano: “La Regione ha fatto sempre orecchie da mercante. Per l'Ugl la situazione è grave e non si può sottacere né sottovalutare complice l’incapacità degli amministrazioni locali e degli organi di controllo (Regione, Prefetto, Cotrab, assessore ai trasporti) a far fronte alle innumerevoli sollecitazioni che ricevono da anni. Le forze di Polizia siano severe nel far rispettare alle aziende codice e normative riguardanti il trasporto servizio pubblico. Ed il Governo apra un'indagine ispettiva”.

PNEUMATICI LISCI A VISTA FERRO
TRASPORTO PUBBLICO. CHIESTI CONTROLLI PER VERIFICARE IL RISPETTO DELLE REGOLE. INTERROGAZIONE DI LEGGIERI (M5S) ALLA REGIONE

NOVA SIRI – Un'interrogazione al presidente delle Regione, Marcello Pittella, sui disservizi denunciati dall'Ugl sulla tratta del trasporto pubblico Nova Siri-Fca di Melfi, è stata presentata dal consigliere regionale del M5s, Gianni Leggieri. "Intendiamo conoscere – è riportato nel testo - cosa si vuole fare per evitare il ripetersi di situazioni incresciose come quelle denunciate nei giorni scorsi dai lavoratori della zona industriale di San Nicola; in che modo si intenda intervenire per migliorare i servizi resi dalla ditte che gestiscono le tratte in questione; quali siano i controlli effettuati dalla Regione per verificare il rispetto delle norme da parte di chi gestisce il servizio. Ho richiesto, inoltre, se non si ritenga opportuno convocare il sindacato per raccogliere tutte le segnalazioni fatte in questi mesi e per avviare azioni mirate per migliorare la situazione".

PAOLO CASTELLUCCIO (NOI CON L'ITALIA), VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE, ARRESTATO CON L'ACCUSA DI STALKING

PAOLO CASTELLUCCIO
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POLICORO – Il vicepresidente del Consiglio regionale Paolo Castelluccio (Noi con L'Italia) è stato arrestato con l'accusa di stalking e, probabilmente, per altre reati connessi. E' attesa per domani la decisione della magistratura sulla convalida, o meno, della custodia cautelare in carcere. La notizia si è diffusa nella mattinata di ieri nel centro jonico ed è subito rimbalzata da Matera a Potenza. Per la precisione ha iniziato a prendere corpo all’interno del Consiglio regionale, nel capoluogo di regione, ed è tornata verso la città dei Sassi, dove sarebbero avvenuti i fatti. Fatti che hanno messo a disposizione dell’autorità giudiziaria il noto esponente politico lucano. L’arresto, a quanto è trapelato stante il massimo riserbo che circonda la vicenda, sarebbe avvenuto intorno alle 21 di sabato scorso.

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ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 26.03.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Nova Siri. In circolazione autobus scassati: “Si aspetta ci scappi il morto?”. Denuncia dell'Ugl: “Pendolari della Fca di Melfi costretti a viaggiare come animali”. 2) Trasporto pubblico. Chiesti controlli per verificare il rispetto delle regole. Interrogazione di Leggieri (M5s) alla Regione. 3) Policoro. Maiuri e Di Pierri: “Senza manutenzione gli alloggi Ater”. Il caso in Consiglio comunale. 4) Scanzano Jonico. Oggi in Consiglio comunale si decidono gli importi di Tari, Irpef, Imu e Tasi.

domenica 25 marzo 2018

SCANZANO JONICO. IL SINDACO RIPOLI PROMETTE: “UN MONUMENTO NEL CAMPO BASE SIMBOLO DELLA RIVOLTA ANTISCORIE DOVE BETTY WILLIAMS PIANTO' UN ALBERO DI ULIVO IL 1 DICEMBRE 2003”

DA SX: ROBERTO CIFARELLI, MARIO CUCINELLA, BETTY WILLIAMS, RAFFAELLO RIPOLI, NICOLA BENEDETTO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.3.18
 
SCANZANO JONICO - “Mi impegno a reperire le risorse perchè nel Campo base della rivolta anti scorie del 2003 venga realizzato un monumento che ricordi quella battaglia”. Lo ha detto il sindaco Raffaello Ripoli a margine della cerimonia per la posa della prima pietra per la realizzazione dell'Abitazione della pace a Terzo Cavone. Una realizzazione distante un chilometro dal Campo base, anima della lotta contro il decreto in cui era stato stabilito di ubicare il cimitero atomico d'Italia nella cittadina lucana. Ieri al premio Nobel Betty Williams abbiamo ricordato l'ulivo che lei piantò il 1 dicembre del 2003 in quel luogo a sostegno della rivolta dei lucani. Ci ha chiesto: “E' cresciuto?”. Non lo sappiamo, è stata la risposta, il sito è stato abbandonato. Ora l'impegno del sindaco Ripoli. 

SCANZANO JONICO. E' STATA POSTA LA PRIMA PIETRA DELL'“ABITAZIONE DELLA PACE”. LA CASA ACCOGLIERÀ TRE FAMIGLIE COSTRETTE A FUGGIRE DA PERSECUZIONI E GUERRE. IL PREMIO NOBEL PER LA PACE BETTY WILLIAMS: “IL MODELLO SARÀ REPLICATO IN GHANA E CILE”

LA POSA DELLA PRIMA PIETRA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.3.18


SCANZANO JONICO - “Forse voi non vi render conto ma siete i leader nel mondo della realizzazione della Città della pace per i bambini vittima dei conflitti. Il modello che costruiremo qui sarà replicato in altre nazioni dove realizzeremo altre strutture simili come in Ghana ed in Cile. Ma dobbiamo fare presto. Prima faremo prima scongiureremo che in questo sito possano essere ubicate scorie radioattive”. Lo ha detto il premio Nobel per la pace Betty Williams, più volte nel centro del Metapontino dopo la battaglia contro il Deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi a Terzo Cavone del novembre 2003, dopo aver posto la prima pietra di quella che sarà l'Abitazione per la pace annessa alla Città della pace in costruzione a pochi metri di distanza. Una cerimonia sobria a cui hanno preso parte anche l'assessore regionale Roberto Cifarelli; il sindaco Raffaello Ripoli; l'architetto Mario Cuccinella che ha redatto, gratuitamente, il progetto dell'opera; il consigliere regionale Nicola Benedetto presente come finanziatore, assieme all'imprenditore Pasquale Natuzzi, dei lavori; l’amministratore delegato della Fondazione Città della pace, Vincenzo Cursio. A loro sono andati i ringraziamenti della Williams che, come è noto, è la presidente della stessa Fondazione. Poi ecco altre sue dichiarazioni: “Io penso che sia veramente ridicola l'idea di voler ubicare scorie nuclari qui. Il popolo della Basilicata ha già detto no sedici anni fa ed è pronto a protestare ancora. La risposta, dunque, è no, no, no. Perciò avanti con queste nostre realizzazioni”. Realizzazioni che si concretizzeranno con la Città, già in costruzione, e con l'Abitazione, a cui è stato dato il vai ai lavori con la manifestazione di ieri. Il progetto Cucinella è incentrato sulla realizzazione di un prototipo di tre case ecosostenibili a basso costo e ad alta qualità abitativa. Il prototipo potrà divenire un esempio da replicare nelle aree dove l’accoglienza dei rifugiati è ormai un fenomeno strutturale del nostro tempo. L’edificio, che assume la sua forma dalle ali di una farfalla e che prevede l’utilizzo di tecnologie innovative per il risparmio energetico, si articola in tre moduli abitativi indipendenti da realizzare su suolo pubblico. Una volta rifinito sarà donato al Comune per l’accoglienza di tre famiglie costrette a fuggire dalle proprie case a causa di persecuzioni e guerre. “Orgoglioso” della realizzazione della struttura sul suo territorio si è detto il sindaco Ripoli che ha annunciato l'imminente avvio dei lavori per il completamente del primo stralcio funzionale della vicina Città. L'assessore Cifarelli, dal canto suo, ha assicurato tutto l'impegno della Regione per lo stanziamento dei fondi necessari al completamento del progetto di pace in corso a Terzo Cavone. 

BETTY WILLAMS CON LE FAMGILIE AFRICANE CHE VIVONO A TERZO CAVONE

POLICORO. MARIETTA GALOTTO NEL CLUB DEGLI ULTRACENTENARI SPEGNE 101 CANDELINE. FESTA IN FAMIGLIA PER LA NONNINA

NONNA MARIETTA CIRCONDATA DA NIPOTI E PRONIPOTI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.3.18

POLICORO – La nonna Marietta Galotto, 101 anni, è entrata nell'esclusivo club degli ultracentenari della Basilicata. Lo ha fatto con una festa tutta in famiglia, circondata dall'affetto dei tre figli, dei sette nipoti e dei nove pronipoti. La nuova nonna della nostra regione ha spento le fatidiche candeline, ha tagliato la torta ed ha bevuto un po' di spumante. “Certo – ha detto il figlio Nino – si è stancata un po' ma è sempre stata vigile ed attenta. Proprio questa sua mente lucidissima crediamo sia stato il suo elisir di lunga vita”. Nonna Marietta, vedova di Vincenzo Cuccaro, è nata il 23 marzo del 1917 a Rotondella. Dal centro collinare-marino del Metapontino, però, il trasferimento a Policoro, dove abita con il figlio Nino, e dove vive anche un altro suo figlio, Nicola, in una casa a due passi dalla sua abitazione. La figlia, Rina, invece, vive a Taranto. Venerdì sera, dunque, c'è stata la grande riunione di famiglia. Ma quando le persone fanno gli auguri alla neo ultracentenaria cosa le dicono? “Le augurano - ha risposto Nino – altri cento anni di vita. Volete sapere quali sono le sue repliche? Ed io ne auguro altri cento a voi. Oppure: il doppio dei miei anni a voi”.
NONNA MARIETTA E LA TORTA DEI 101 ANNI

MUAY THAI. IL POLICORESE GALLICCHIO CERCA IL TITOLO ITALIANO PROFESSIONISTI IN CASA SUA. STASERA SCONTRO CON GAMBAZZU. AL PALERCOLE LA QUARTA EDIZIONE DEL BRAVE HERCULES



LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.3.18

POLICORO – La città ionica capitale italiana, almeno per un giorno, del muay thai. In programma, infatti, nella prestigiosa cornice del Palaercole, ingresso gratuito, c'è la quarta edizione della riunione Brave Hercules, organizzata dall'Associazione sportiva dilettantistica Black corner, presieduta da Vito Carella. E Policoro, da stasera, potrebbe avere, a memoria di cronista, anche il primo campione d'Italia professionisti lucano di questo sport con l'atleta di casa Giovanni Gallicchio, 19 anni, del Team Carella, diretto dal maestro Nicola Carella. L'attuale campione italiano semi-pro, infatti, incontrerà nel match clou della manifestazione, il sardo Alessandro Gambazzu, del Team Rodriguez, di Cagliari, per la conquista del titolo italiano professionisti della Federazione WTKA, categoria -60 chilogrammi. Titolo attualmente vacante. Gallicchio, lo ricordiamo, conquistò nell'ottobre scorso la cintura di campione d'Italia di muay thai, categoria semi pro -60 kg, dopo il durissimo combattimento contro Simone Auria, del Team Di Sipio di Torino, svoltosi a Castelletto sopra Ticino (Novara). Ora il passaggio nei professionisti con il primo incontro, titolo in palio. Ma Gambazzu venderà cara, di sicuro, la pelle. A favore di lottatore di casa, però, ci sarà il tifo del Palercole, che sarà tutto per lui. Brave Hercules 2018, tuttavia, sarà anche caratterizzato, dalle ore 19, da altri quattro incontri tra professionisti che precederanno quello clou. Sul ring si affronteranno, infatti, David Mazareanu, del Team D'Angelo, di Termoli, e Ninni Marcialis, del Team Rodriguez; Emanuele Cardea, del Karma gym, di Grottaglie (Taranto), e Andrea Della Caggia, del Team Veniero, di Sorrento (Napoli); Simone Ligorio, del Karma gym, e Gianni Scarafile, del Team D'Amico, di Cisternino (Brindisi); Cosimo Antonazzo, del Karma gym, e Marco Balduino, del Team Albo, di Crotone. Prima dei professionisti sono in scaletta anche incontri tra atlete della categoria semi professioniste. In mattinata, invece, dalle ore 10, incontri tra bambini e tra dilettanti. Ospite d'onore della riunione il campione spagnolo Aldo Rodriguez Navas.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 25.03.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Scanzano Jonico. E' stata posta la prima pietra dell'“Abitazione della pace”. La casa accoglierà tre famiglie costrette a fuggire da persecuzioni e guerre. 2) La proposta accolta dal sindaco Raffaello Ripoli: “Un monumento che ricordi la battaglia antiscorie nel Campo base”. 3) Scanzano Jonico. Il ministro Calenda nel mirino delle proteste e non solo sul territorio lucano. Attesa la Carta dei siti idonei ad ospitare le scorie. Nel 2010 lesclusiva della Gazzetta con l'elenco dei siti che spaventò la Basilicata. 4) Policoro. Marietta Galotto nel club degli ultracentenari spegne 101 candeline. Festa in famiglia per la nonnina. 5) Muay thai. Il policorese Gallicchio cerca il titolo italiano professionisti in casa sua. Stasera scontro con Gambazzu al Palercole.

sabato 24 marzo 2018

NOVA SIRI MARINA. CENTOSETTANTA GRAMMI DI MARIJUANA NELL'AUTO, ARRESTATO D. F., DICIOTTO ANNI

LA MARIJUANA SEQUESTRATA DAI CARABINIERI
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 24.3.18

NOVA SIRI MARINA – Un diciottenne del posto, di cui sono state fornite dagli investigatori le sole generalità, D. F., è stato arrestato dai carabinieri della locale stazione dell'Arma nella fragranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nel caso si è trattato di marijuana. Il giovane novasirese è stato bloccato dai militari in servizio perlustrativo e di controllo per la prevenzione di reati in genere nei pressi dello svincolo della Strada Statale 106 Jonica mentre viaggiava a bordo di un'automobile in compagnia di una donna. Gli uomini dell'Arma hanno proceduto al controllo del mezzo insospettendosi, però, per l'atteggiamento di agitazione mostrato dai due occupanti. Dall’interno dell'autovettura, inoltre, si sprigionava un fortissimo e tipico odore di marijuana. Le circostanze, perciò, hanno spinto i carabinieri operanti ad approfondire il controllo con l’esecuzione di una approfondita perquisizione veicolare. Ed al termine dell'operazione è stato rinvenuto, nella disponibilità del diciottenne, un involucro contenente circa 170 grammi di marijuana, immediatamente sottoposto a sequestro. Pertanto, considerato l’ingente quantitativo di droga, D.F., è stato arrestato in flagranza di reato. La ragazza che era in macchina con lui, invece, è stata lasciata in libertà in quanto è risultata estranea ai fatti. L'operazione condotta a termine dagli uomini dell'Arma del centro jonico, ove ce ne fosse stato bisogno, ha confermato come la Statale Jonica sia il punto di passaggio di droga ed affini. Ha confermato, altresì, che la piaga dello smercio clandestino di marijuana e di altre sostanze stupefacenti è, purtroppo, sempre viva nei centri del Metapontino. Il sequestro di droga operato sulla 106 di Nova Siri, infatti, è da considerare solo come la punta dell'iceberg del traffico e dello spaccio tra i giovani della costa jonica lucana.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 24.03.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Nova Siri Marina. Centosettanta grammi di marijuana nell'auto, arrestato un diciottenne.

venerdì 23 marzo 2018

NOVA SIRI. KARATE. GLI ATLETI DELLA FITNESS DANCE CONQUISTANO CINQUE PODI NEL CAMPIONATO ITALIANO WKA DI CINISELLO BALSAMO (MI)



LA GAZZETTA DEl MEZZOGIORNO 23.3.18


NOVA SIRI – Ancora a medaglia, come suol dirsi in gergo sportivo, i piccoli karateoti della locale Asd Fitness Dance della presidentessa Mariella Rucireta e del maestro Giuseppe Iacovino, arbitro internazionale secondo Dan. I giovanissimi atleti lucani si sono cimentati con moltissimi altri loro coetanei provenienti da ogni parte d'Italia per partecipare alle gare del Campionato nazionale Wka di karate shotokan disputatosi a Cinisello Balsamo (MI). Tra oltre 400 iscritti e più di 500 competizioni i ragazzi arrivati dal centro del Metapontino si sono distinti per determinazione e coraggio conquistando diverse volte il podio nelle loro categorie. Così, Giulia Lo Frano ha conquistato un primo ed un quinto posto; Enzo Ripoli ha ottenuto due medaglie di bronzo; Stefano Viccari, infine, ha vinto un oro ed un argento. Successi che fanno il paio con quelli dell'edizione 2017 dello stesso Campionato svoltosi a Rimini. Insomma, il karate, disciplina antica e nobile delle arti marziali, ha trovato in queste giovanissime promesse nuova linfa riempendo di orgoglio dirigenti e tecnici della Fitness Dance “non solo per avere conquistato più volte podio e medaglie – si legge in un comunicato stampa - ma soprattutto per avere avuto la grinta e la determinazione cimentandosi con moltissimi altri giovani karateoti giunti a Cinisello Balsamo da ogni parte del Paese. Ancora una volta, perciò, i nostri giovani atleti sono stati ripagati dei tanti sacrifici e dell'impegno profuso per perfezionarsi dimostrando che la determinazione, la costanza negli allenamenti e l'impegno alla fine vengono premiati”.

NUCLEARE. IL MINISTRO CALENDA: “CNAPI PUBBLICATA FRA POCHI GIORNI”. MA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE, PITTELLA: “PRONTI A NUOVA SCANZANO CONTRO IPOTESI DEPOSITO IN BASILICATA”. E SCANZIAMO LE SCORIE: “IL GOVERNO RISPONDA PRIMA ALLE OSSERVAZIONI SUL PROGRAMMA”

LA BATTAGLIA ANTI SCORIE DEL NOVEMBRE 2003 CON LA MITICA ASINELLA NICOLETTA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.3.18
 
SCANZANO JONICO - “Saremo pronti ad una nuova Scanzano nel caso la Basilicata dovesse essere individuata tra le Regioni, come in passato, dove ubicare il Deposito nazionali delle scorie nucleari”. Lo ha detto il presidente della Regione, Marcello Pittella, dopo che il ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, ha annunciato che la pubblicazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) per l'ubicazione dell'infrastruttura avverrà in questa o al massimo nella prossima settimana. E nella Cnapi, è noto, vi sono siti in quasi tutte le regioni d'Italia, Basilicata compresa. Da qui la levata di scudi preventiva di Pittella. Prima del “governatore”, tuttavia, si era espresso anche il movimento ScanZiamo le scorie. “Ci opporremo con forza – si legge in un comunicato stampa - al percorso che si intraprenderà con la pubblicazione della Carta. Calenda va oltre il campo. Deve ancora rispondere su qual è il programma per la gestione dei rifiuti nucleari sul quale l'Italia è in procedura di infrazione europea ma pensa già dove volerle mettere? La Basilicata non è disponibile ad accogliere aree potenzialmente idonee da ospitare il Deposito. L'economia agricola e turistica del nostro territorio, Capitale della cultura europea, non deve essere compromessa”. E Pittella: “Apprendo la notizia per la quale il ministro Calenda si dice pronto a varare entro la prossima settimana il decreto per la Carta. Mi rivolgo a chi ha vinto le elezioni e sarà chiamato a governare il Paese affinché prenda atto della assoluta indisponibilità della terra lucana ad essere sito nazionale di deposito delle scorie". Il titolare dello sviluppo economico aveva annunciato che la pubblicazione della Cnapi sarebbe avvenuta prima delle elezioni politiche. Pubblicazione poi slittata. Il decreto congiunto tra i dicasteri dell'ambiente e dello sviluppo economico “dovrebbe arrivare – ha annunciato Calenda – a giorni e, comunque, assolutamente prima di lasciare il ministero”.

POLICORO. CASO PASSARELLI. IL PADRE DEL CARABINIERE MORTO IL 24 MARZO DEL 1997 NELLA CASERMA DI CASSANO ALLO JONICO E L'AVVOCATO SANASI: “GIUSEPPE È STATO UCCISO, OCCORRE RIAPRIRE LE INDAGINI”. LANCIATO UN APPELLO: “CHI SA, PARLI”

GIUSEPPE PASSARELLI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.3.18

POLICORO - “Giuseppe è stato ucciso. Occorre riaprire le indagini”. Lo hanno detto Antonio Passarelli, il padre del carabiniere di 20 anni morto in circostanze, per lui, mai chiarite, e l'avvocato di fiducia, Daniele Luigi Sanasi. Ecco Antonio: “Sono convinto che mio figlio sia rimasto vittima di un omicidio sin da quando, il 24 marzo 1997, i carabinieri mi avvisarono che era stato ferito. Mi aveva detto che nella caserma di Cassano allo Jonio (CS) c'era qualcosa che non andava. Pochi giorni dopo la sua morte con un colpo di pistola alla testa”. Ma tre inchieste hanno sentenziato essersi trattato di un suicidio avvenuto nella struttura militare. Da 21 anni, dunque, un padre angosciato è alla ricerca di quella verità e di quella giustizia che, a suo dire, gli sono stati negati. Come lui anche l'avvocato Sanasi si è detto convinto dell'ipotesi omicidiaria: “Lo si legge negli atti. Ci sono incongruenze tra quanto è stato dichiarato dai presenti e la perizia del medico legale incaricato dalla Procura di Castrovillari (CS). Come il luogo dell'evento. Alcuni elementi, come i segni di abrasione del tacco di una scarpa e la presenza di terriccio sul dorso della giacca, della camicia, sulla parte posteriore del pantalone e sul gambale di destra, suggeriscono che il colpo di pistola non sia stato sparato nell'archivio ma in un luogo dove c'erano le sostanze estranee rinvenute. E c'è incompatibilità tra quanto dichiarato dai testi che il ragazzo sia stato da loro sollevato ed adagiato in auto per soccorrerlo e quanto riscontrato dal perito che ha affermato che Passarelli agonizzate sia stato trascinato, afferrato per le braccia da un unico soggetto che non aveva la forza fisica sufficiente per sollevare di peso il corpo”. Il legale, poi, ha elencato altri dati già presenti negli atti e riportati nelle varie istanze di riapertura delle indagini. Dati indicati in una memoria inviata dalla famiglia nei mesi scorsi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad alcuni ministri, al comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette. Cosa ha sortito? “Nulla – ha risposto Antonio -. Solo il presidente Mattarella mi ha fatto sapere che la competenza è della magistratura”. Insomma, dopo 21 anni, ci vorrebbe un fatto nuovo per riaprire il caso. Quale? Passarelli: “Lancio un appello a chi ha informazioni sulla morte di Giuseppe. Chi sa parli e dica la verità”.


CASO PASSARELLI. TUTTI GLI ELEMENTI DEL GIALLO
POLICORO – Molti elementi del “giallo” sulla morte di Giuseppe Passarelli, avvenuta 21 anni fa, in un caserma dei carabinieri, sono nel memoriale inviato dalla famiglia al presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Giuseppe fu trattenuto in caserma per 32 ore senza prestare servizio. Forse per non farlo parlare con noi su ciò che aveva scoperto e per poterlo uccidere in comodità? La presenza di sostanza ematica all’interno dell’arma e la pulizia esterna indicano che essa fu pulita per cancellare le impronte digitali. Da chi? Poi, gli stubs: negativi sulle mani, positivo sul lato destro del viso. E sulla manica destra della giacca non c'erano tracce di polvere da sparo. Non fu, perciò, la mano destra di Giuseppe ad azionare l’arma”.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 23.03.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Policoro. Caso Passarelli. Il padre del carabinieri morto il 24 marzo del 1997 lancia un appello: “Giuseppe è stato ucciso, occorre riaprire le indagini”. 2) Quel memoriale inviato a Sergio Mattarella. 3) Scanzano Jonico. Qui il deposito delle scorie? Pittella: “Pronti a mobilitazione”. 4) Calcio Eccellenza. Il tecnico Viola. “Il Real Metapontino non ha concretizzato con il Moliterno”. 5) Karate. Ancora medaglie per gli atleti della Fitness Dance di Nova Siri. 6) Concerto nel Palazzaccio baronale. Maurizio Mastrini a Scanzano Jonico. 7) Laboratorio di lettura animata a Policoro. Nella biblioteca Rinaldi. A cura di Hera coop e di Mattia Giordano.

giovedì 22 marzo 2018

TRENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DEI FIDANZATINI DI POLICORO. DOMANI E DOPODOMANI OLIMPIA FUINA A DUE MANIFESTAZIONI DI RIVOLI (TO)



LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.3.18

POLICORO – Ancora manifestazioni organizzate nel Torinese con al centro interventi di Olimpia Fuina, la madre di Luca Orioli, rinvenuto senza vita insieme a Marirosa Andreotta il 23 marzo del 1988. Una madre che da 30 anni si batte per avere verità e giustizia. Dopo Alpignano e Caselette sarà la volta di Rivoli. Così, domani, dalle 19 alle 23, nel Teatro di San Martino, incontro su “Solchi di verità e giustizia”. Alle 21, interviste al colonnello dei carabinieri Angelo Jannone, autore di un libro sul caso dei “fidanzatini di Policoro”, e ad Olimpia. E sabato, dalle ore 16, nella sala delle conferenze della Casa del conte Verde, “La città di Rivoli incontra la signora Olimpia Fuina Orioli, mamma-coraggio”, col sindaco Franco Dessì.

POLICORO. TRENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI LUCA ORIOLI E MARIROSA ANDREOTTA. OLIMPIA FUINA NON SI ARRENDE: “I DUE RAGAZZI SONO STATI UCCISI. LO DICONO GLI ATTI. VERITÀ E GIUSTIZIA VERRANNO FUORI”

OLIMPIA FUINA ORIOLI CON LA FOTO DI LUCA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.3.18

POLICORO - “Undicimila giorni di trafitture continue non mi hanno né uccisa né sfibrata. Anzi, mi hanno rinvigorita perchè credo nella verità e nella giustizia. Combatterò finchè vivrò per ottenerle”. Lo ha detto Olimpia Fuina, la madre di Luca Orioli, 20 anni, trovato senza vita insieme a Marirosa Andreotta, 22 anni, nella casa di lei, il 23 marzo del 1988. Due morti che sono diventate “il caso dei fidanzatini di Policoro”. Un caso archiviato definitivamente dalla magistratura nel 2013 dopo che l'ultima perizia, quella del medico legale Francesco Introna, imputò i due decessi ad avvelenamento da monossido di carbonio. Ma Olimpia, divenuta famosa in tutta Italia per aver fatto venire fuori, insieme al marito Pino, fino a quando è stato in vita, tutti i depistaggi sulla vicenda, è convinta che i due ragazzi siano stati uccisi. “Assolutamente. Non lo dico io ma gli atti. Lo dicono le perizie false prescritte ed i periti che le avevano redatte mai interrogati. Perchè elaborarono falsi? Chi glielo ordino? Lo dicono le tante anomalie procedurali che sono lampanti e che non si possono bere neanche se sei un buon imbecille. Le conclusioni della perizia Introna sono state confutate dai periti accreditati dell'Università di Siena che hanno documentato le loro asserzioni con 50-60 pagine di documenti scientifici. Io, ad esempio, non ho visto studi ed analisi sul dna di Luca”. Ma la magistratura archiviò cinque anni fa il faldone dell'inchiesta. Olimpia, però, non si arrende. Cosa potrebbe accadere di nuovo nel “giallo del Metapontino?” Ecco la risposta: “Io penso che qualcuno non vorrà assolutamente andarsene all'altro mondo con questo grande peso. Anche perchè noi vivremo nell'al di là con quello che ci porteremo da questa vita terrena. Spero che chi ha veramente consapevolezza che l'eternità esiste prima o poi si libererà di questa ombra che si porta dietro anche perchè non vorrà lasciare questa eredità di colpa ai propri figli”. Domani e dopodomani, intanto, a Rivoli, la città di circa 50mila abitanti della cintura di Torino, sono in programma due manifestazioni pubbliche, una organizzata dal Comune, dedicate a questa donna che si batte da anni “in nome del figlio”. Olimpia Fuina: “Per me questi riconoscimenti sono il simbolo di un'Italia viva e solidale. Sono questi attestati che mi danno la speranza e la fiducia negli uomini, nella verità, nella vita, in Dio”.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 22.03.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Policoro. Trentesimo anniversario della morte di Luca Orioli e Marirosa Andreotta. Olimpia Fuina non si arrende: “I due ragazzi sono stati uccisi. Lo dicono gli atti. Verità e giustizia verranno fuori”. 2) Manifestazioni in Piemonte. Mamma Olimpia ospite a Rivoli (TO). 3) Pisticci. Guardia di finanza. Pesca di frodo di telline nel mare Jonio. 4) Rotondella. Incentivi per i giovani, iniziativa del Pd. 5) Equitazione. Gaudiano si classifica ottavo nel Grand Prix Hermes di Parigi.

mercoledì 21 marzo 2018

METAPONTINO ASSEDIATO DALLE TRIVELLE PER MARE E PER TERRA. NOSCORIE TRISAIA E SMS CHIAMANO IN CAUSA LE AMMINISTRAZIONI JONICHE: “I SINDACI SI FACCIANO SENTIRE”

PROTESTA ANTI TRIVELLE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.3.18

POLICORO – Metapontino assediato dalle trivelle per mare e per terra. Così, ecco la protesta di Noscorie Trisaia per l'avvio del procedimento di Valutazione di impatto ambientale (Via) per la ricerca di idrocarburi nello Jonio della Edison spa e la lettera di Silvana Arbia, leader di Stato Moderno Solidale (SMS), ai sindaci interessati dal progetto Total denominato Tempa La Petrosa, riaperto recentemente dal Tar. Noscorie: “Non bastavano le sentenze del Consiglio di stato contro le opposizioni di Regioni e Comuni contro l'esplorazione dei fondali con la tecnica dell’air gun. Così, nel Golfo di Taranto, il Governo Gentiloni ha voluto completare l’opera avviando l’ennesimo procedimento di ricerca petrolifera su un’area marina di circa 300 km quadrati come proposto da Edison spa. Permesso D 84 che si trova di fronte a Santa Maria Leuca ma che riguarda anche lo Jonio antistante la Basilicata. In attesa di un nuovo Governo che dica stop all’ar-gun nei nostri mari e al fossile sulla terra ferma cittadini, istituzioni ed associazioni possono opporsi entro 60 giorni dal 27 febbraio 2018”. Arbia, intanto, ha inviato una lettera aperta ai sindaci di Senise, Valsinni, Sant’Arcangelo, Colobraro, Tursi, Rotondella, Nova Siri, Montalbano Jonico, San Giorgio Lucano, Rocca Imperiale, Montegiordano, Oriolo, Canna e Nocara, inerente “Ricerche di idrocarburi da parte della compagnia Total nella zona Tempa La Petrosa”. “Le decisioni sui territori che riguardano l’ambiente, la vita e la salute delle persone – ha sostenuto la leader di SMS - vanno condivise in un discorso di democrazia partecipata con le popolazioni locali. Lo prevedono leggi e convenzioni internazionali (Aarhus). Per ogni progetto che si intende realizzare va applicato il principio di precauzione. I sindaci hanno particolari compiti e responsabilità in ordine ai rischi insiti nell’attività che la Total sta per intraprendere per Tempa La Petrosa. Stato Moderno Solidale, al fine di contribuire alla prevenzione di disastri ambientali ed a gravi rischi per la salute, sollecita i primi cittadini ad agire esercitando i loro poteri per impedire i danni gravi e irreversibili che le trivellazioni del suolo provocano alla stabilità del territorio ed al paesaggio anche in caso di mancato ritrovamento di idrocarburi”.

MUSICA E SOLIDARIETÀ. UN CONCERTO GRATUITO DI MARCO CARTA IL 6 APRILE A POLICORO. ORGANIZZAZIONE IL MONDO A COLORI ONLUS



LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.3.18
Marco Carta, il cantante sardo noto al grande pubblico per la sua vittoria prima in Amici di Maria De Filippi e poi al Festival di Sanremo del 2009 terrà un concerto gratuito di solidarietà a Policoro, nel Palercole, il 6 aprile prossimo, dalle ore 20.30. Ad annunciarlo lo stesso cantante su Facebook e l'associazione policorese World of colors, organizzatrice dell'evento. “Vi annuncio la data zero del #TienitiFortetour! - ha comunicato Carta ai suoi fans -. Ci vediamo il 6 aprile al Palaercole di Policoro. Proprio per la data zero ho voluto unire la mia musica alla solidarietà! Oltre a voi presenti il concerto sarà dedicato a tutti i bambini dell’ospedale pediatrico di Policoro e della neuropsichiatra infantile di Matera. Ho abolito il costo del biglietto sostituendolo ad un cesto con prodotti locali il cui ricavato andrà in beneficenza. Vi aspetto in tantissimi per questa data zero che spero ci possa portare fortuna. Ci aspetta un lungo tour”. Ed ecco Mondo a colori onlus: “Un sorriso in corsia sarà un evento di beneficenza con il concerto gratuito di Marco Carta. La sensibilità dell'artista ha sposato il nostro progetto. World of Colors 2018 sarà a favore della pediatria di Policoro e della neuropsichiatria infantile di Matera”. Partirà dalla città jonica, dunque, con una motivazione benefica, il tour estivo di Carta, uno dei fenomeni musicali italiani degli ultimi anni.

IL PERSONAGGIO. ERA DI ROTONDELLA L'INVENTORE DELLE 500 LIRE. L'INGEGNERE NICOLA IELPO. UNA STORIA PROPOSTA IN UN LIBRO EDITO DA EDIGRAFEMA, A CURA DI PINO SURIANO

NICOLA IELPO CON CARLO AZEGLIO CIAMPI
PINO SURIANO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.3.18

Era di Rotondella l'inventore delle innovative 500 lire bimetalliche e l'animatore del gruppo di lavoro europeo che definì forma, peso e materiali, dell'euro, la moneta unica del vecchio continente. Si tratta di Nicola Ielpo, l'ingegnere meccanico nato nel 1936 nell'antica Rotunda maris e deceduto a Roma nel 2012 che dal 1979 al 1999 è stato direttore della Zecca dello Stato. Dal 1990, poi, al 1992, è stato anche presidente della Conferenza mondiale dei direttori di zecca. Insomma, un grande esperto della materia la cui autorevolezza è stata unanimemente riconosciuta ed a cui la sua città natale ha dedicato, nel palazzo di famiglia, il Museo numismatico che porta il suo nome e che esporrà la sua prestigiosa collezione di 600 monete. Apertura prevista a breve. Domani, invece, a Roma, sarà presentato il libro “Il lucano che inventò le 500 lire. Memorie di viaggio e altri ricordi”, edito da Edigrafema, in cui sono contenuti i racconti dei suoi incontri con dittatori, principesse, faccendieri, atleti olimpici. Il volume è stato curato da Pino Suriano, insegnante di lettere nei licei e giornalista, presidente del Comitato di Matera della Società Dante Alighieri. Ma con quali occhi Ielpo vide il mondo? “Con quelli – si legge nella presentazione – di un dirigente di successo, con fiuto imprenditoriale, che esporta con intelligenza il brand Italia. Ma il suo è anche lo sguardo di un uomo che si lascia ferire dalla povertà che incontra e dal suo contrasto con il lusso degli hotel che lo ospitano. E’ il mondo dalla prospettiva di un uomo geniale e vincente che è, però, rimasto umile”. Così, l'illustre rotondellese, nel 2010, due anni prima della morte, cominciò a scrivere le memorie dei suoi viaggi. “Nicola Ielpo – ha raccontato Suriano - mi lasciò i suoi manoscritti per una revisione. Cominciò a scrivere i primi capitoli e poi dovette interrompere per i problemi di salute che lo portarono alla morte. Oggi riusciamo a pubblicare il testo anche grazie alla Regione Basilicata, che ha saputo scommettere sul valore della pubblicazione, ed all’impegno della casa editrice Edigrafema”. Così, “Il lucano che invento’ le 500 lire. Memorie di viaggio e altri ricordi” sarà presentato in anteprima in un convegno in programma domani, a Roma, nella bellissima Galleria del Primaticcio di Palazzo Firenze, a pochi passi dalla Camera dei deputati, dalle ore 18. Interverranno, oltre al curatore Suriano, il segretario generale della Società Dante Alighieri, Alessandro Masi; l’ex direttore generale dei Beni culturali, Francesco Sisinni; il presidente dell’Associazione dei lucani a Roma, Filippo Martino; ed Antonio Di Sanza, responsabile della segreteria tecnica del presidente della Giunta regionale di Basilicata, Marcello Pittella. In programma vi sono anche altre due presentazioni del libro. Il primo a Matera, il 27 marzo prossimo, dalle ore 18, nella sala Battista della biblioteca provinciale; il secondo a Rotondella, il paese natale di Ielpo, il giorno successivo, dalle 18, nel Palazzo Ricciardulli. 

LA COPERTINA DEL LIBRO EDITO DA EDIGRAFEMA
 

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 21.03.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Policoro. Trivelle nel mare e sulla terra. Noscorie Trisaia e SMS chiamano in causa le amministrazioni joniche: “I sindaci si facciano sentire”. 2) Il personaggio. Era di Rotondella l'inventore delle 500 lire. L'ingegnere lucano Nicola Ielpo. Una storia proposta in un libro edito da Edigrafema. 3) Musica e solidarietà. Un concerto gratuito di Marco Carta il 6 aprile a Policoro.

martedì 20 marzo 2018

NOVA SIRI. A SCUOLA CON LA GUARDIA DI FINANZA COL PROGETTO “EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ ECONOMICA”

A SCUOLA DI LEGALITA'

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.3.18

NOVA SIRI – Al via la sesta edizione del progetto “Educazione alla legalità economica” anche nelle scuole del Materano. Dopo Scanzano Jonico l'iniziativa, frutto di un protocollo di intesa tra il Comando generale della Guardia di finanza ed il Ministero dell’istruzione, è stata replicata nell’Iis “Pitagora” del centro al confine con la Calabria. Così, le Fiamme Gialle hanno incontrato gli studenti per parlare di cultura della legalità economica. L’intento è quello di far maturare la consapevolezza del valore della prevenzione dell’evasione fiscale e dello sperpero di risorse pubbliche, delle falsificazioni, della contraffazione, dell’uso e dello spaccio di stupefacenti. Gli incontri, infatti, sono orientati a diffondere il concetto di “sicurezza economica e finanziaria”; affermare il messaggio della “convenienza” della legalità; stimolare una maggiore consapevolezza del ruolo rivestito dalla Guardia di finanza quale organo di polizia vicino ai cittadini, di cui tutela il bene fondamentale delle libertà economiche. All’iniziativa è abbinato il concorso “Insieme per la legalità”.

CALCIO. PRIMA CATEGORIA. POLICORO-RAF VEJANUM 2-0

COSIMO MELE MATCH WINNER
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.3.18

POLICORO CALCIO: Pasquino, Corsini, Tarantino G., Tedesco, Romano, Rubolino, Simeone, Tarantino V., Mele, Carluccio, Lucarelli. All. Martino

RAF VEIANUM: Belviso, Lotta, Nigro, Petrocelli, Mero, Laneve, Chirichella, Santalucia, Messuti, Gargaro, Amore. All. Allemma

ARBITRO: Marchese, di Matera

RETI: 7' p.t. E 10' s.t. Mele.

POLICORO – Cosimo Mele match winner al “Rocco Perriello”. Il centravanti della squadra allenata da Antonio Martino ha messo a segno le reti con cui la compagine di casa ha battuto il Raf Vejanum di Viggiano con il più classico dei punteggi. In più, ha anche fallito il terzo gol personale al 20' della ripresa quando, solo davanti al portiere Josè Balviso, ha tirato fuori. Sarebbe stata per lui una delle domeniche da portar via il pallone. Ma va bene anche così. La gara, si può dire, è stata tutta nelle due reti. Al 7' del primo tempo azione Giovanni Tarantino-Gianluca Simeone-Antonio Lucarelli con cross di quest'ultimo e punto, di piatto, del numero 9 jonico. Poi, attacchi degli ospiti con due buone occasioni per pareggiare, al 13' con Giacinto Santalucia ed al 30' con Ernesto Laneve, fallite. Al 10 della ripresa il bis dei policoresi. Vincenzo Tarantino ha tirato e, sulla respinta di Belviso, Mele, di testa, ha siglato la sua doppietta. Il 2-0 ha stroncato le gambe agli ospiti che hanno attaccato ma senza gran costrutto. Alla fine tutti, o quasi, contenti. Anche i dirigenti del Vejanum hanno riconosciuto la legittimità del successo del Policoro.

MATERA. OPERAZIONE “SOGNI D'ORO”. MAXI EVASIONE DI IVA PER 10 MILIONI. LA GUARDIA DI FINANZA HA SPULCIATO I CONTI DI UN'AZIENDA CHE COMMERCIA LINGOTTI E PREZIOSI ALL'INGROSSO

UNA DECINA LE AZIENDE DEL COMPARTO DI BASILICATA, LAZIO E VENETO DENUNCIATE

LA SEDE DELLA COMPAGNA DELLA GUARDIA DI FINANZA DI MATERA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.3.18

L'hanno chiamata “Operazione sogni d'oro”. Ed in effetti il metallo più prezioso e ricercato del mondo era alla base della maxi evasione dell'Iva per 10 milioni di euro scoperta dalla Guardia di finanza di Matera. Un'azienda di commercio all'ingrosso di lingotti ed affini con sede sociale anche nella città dei Sassi, infatti, aveva messo su una cosiddetta “frode carosello interna”. Così, una decina, oltre a quella di partenza del raggiro alle casse dello Stato ed alla concorrenza, le imprese del comparto preziosi di Basilicata, Lazio e Veneto, alcune completamente fantasma, altre reali, denunciate. Ma andiamo con ordine. La frode è stata scoperta dagli agenti del Comando provinciale agli ordini del colonnello Domenico Tatulli nel corso dell'esecuzione di una verifica fiscale nei confronti di una impresa operante a Matera nella commercializzazione di oro e preziosi. Verifica che ha consentito agli investigatori dello specifico Nucleo di Polizia economico-finanziaria di constatare che la predetta ditta, nell’arco di tre periodi d’imposta, aveva utilizzato fatture false per 43 milioni di euro, ne aveva emesse per complessivi 49 milioni di euro e, di conseguenza, aveva evaso Imposta sul valore aggiunto per un’importo complessivo pari a quasi 10 milioni di euro. Il sistema di frode scoperto dalle Fiamme gialle era quello delle fatture false e della “frode carosello interna” così definita poiché riguardante solo imprese italiane e non, come accade spesso, comunitarie. La dizione “carosello” deriva dal fatto che i soggetti fiscali coinvolti, definiti in gergo “società cartiere”, sono più di uno, da quella da cui parte la frode a quella finale. Ma ecco il meccanismo fraudolento in sintesi. L'azienda fornitrice, nel caso, ad esempio, quella di lingotti di Matera, aveva fatturato la merce ad una o più società di carta sparse sul territorio nazionale in regime di non imponibilità Iva. Le “cartiere” avevano acquistato il bene e lo avevano rivenduto applicando l’Iva ordinaria con aliquota 22%. Senza versare, però, la relativa imposta come da fattura e senza presentare la relativa dichiarazione. Unico scopo quello di creare atti per operazioni inesistenti da parte di aziende fantasma i cui titolari erano spesso prestanomi. Sino all'ultimo anello della catena, l'acquirente finale che, a questo punto, portava in detrazione l’Iva pagata e assolta sull’acquisto creandosi un indebito credito di imposta e acquisendo l'oro ed i preziosi a costi inferiori. Da qui anche la concorrenza sleale tra ditte dello stesso settore. L’attività svolta dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Matera ha messo, pertanto, in evidenzia la “trasversalità” delle investigazioni condotte e la circostanza che la selezione dei contribuenti connotati da alto rischio di evasione non possa prescindere da un’adeguata valorizzazione delle attività svolte dal Corpo in altri settori della sua mission istituzionale fra i quali spicca quella delle attività di polizia giudiziaria.