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lunedì 16 aprile 2018

SCANZANO JONICO. INCENDIATA ANCHE ASSO FRUIT ITALIA. UN ADDETTO ALLE PULIZIE HA LANCIATO L'ALLARME CONSENTENDO DI LIMITARE I DANNI

L'INCENDIO CONTRO ASSO FRUIT
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 16.4.18
SCANZANO JONICO – La malavita organizzata all'attacco delle fiorenti attività imprenditoriali agricole. Alle 23.20 di sabato scorso ennesimo rogo doloso contro una organizzazione di produttori (op), la Asso Fruit Italia, con sede in via Tagliamento. La stessa su cui opera la Apofruit, l'altra cooperativa di produzione, lavorazione e commercializzazione di ortofrutticoli presa di mira con modalità più o meno analoghe 5 notti fa. Anzi, le due op hanno una parte della recinzione in comune pur se sono distinte e separate. Insomma, pare di essere di fronte ad un'escalation di azioni malavitose di natura simile al racket delle estorsioni. Sulla natura dolosa dell'incendio non c'è dubbio. “Chi ha agito – ha spiegato Francesco Nicodemo, presidente della coop – ha lasciato una scia di liquido infiammabile sulla rampa di accesso alla serranda di carico e scarico data alle fiamme”. Serranda in plastica dura che ha subito preso fuoco. “Il caso ha voluto – ha aggiunto Salvatore Pecchia, tecnico aziendale – che negli uffici vi fosse l'addetto alle pulizie che ha sentito l'odore aspro del fumo. E' uscito ed ha dato l'allarme. Siamo immediatamente intervenuti anche noi limitando i danni. Un plauso va ai Vigili del fuoco ed alle forze dell'ordine che sono intervenuti con tempestività”. Nonostante il celere spegnimento, però, i danni sono ingenti. Nicodemo: “Le attività sono ferme perchè è saltato l'impianto elettrico. I danni esterni sono valutabili attorno ai 10-12mila euro. Ma bisognerà fare una valutazione precisa di quanto accaduto all'interno”. Danni che sarebbero stati sicuramente più gravi se nell'azienda non vi fosse stato nessuno. Le fiamme, infatti, si sono propagate nel magazzino con celle frigo con compressori e gas infiammabili. L'Asso Fruit avrebbe perso tutto quel che ha realizzato sinora. Ma i dirigenti di una impresa forte di 100 aziende agricole più della metà in Basilicata, con 10 dipendenti fissi ed un centinaio stagionali, si danno un perchè dell'attacco? “No – ha risposto Nicodemo -. Non sappiamo chi ci ha colpito e perchè. Non abbiamo mai avuto intimidazioni. Nè richieste estorsive e nemmeno di lavoro o di servizi non esaudite. Speriamo solo nell'azione delle forze dell'ordine”. Forze dell'ordine a cui si è rivolto anche l'ex on. Cosimo Latronico (NcI) dicendosi “certo che siano impegnate a dare segnali di efficace e tempestiva azione per prevenire e reprimere la spirale di criminalità”. Indagano i carabinieri della Compagnia di Policoro.

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