Visualizzazioni totali

venerdì 11 maggio 2018

IN MAGAZZINO UN PICCOLO ARSENALE, ARRESTATO PREGIUDICATO DI POLICORO RESIDENTE A ROCCA IMPERIALE. L'ACCUSA: DETENZIONE DI MATERIALE ESPLODENTE


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 11.5.18
POLICORO – Un giovane di 24 anni, G. C., della città jonica ma residente a Rocca Imperiale (CS), è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro (CS) nella giornata di mercoledì scorso con l'accusa di detenzione di materiale esplodente. Sono stati i militari della stazione di Rocca Imperiale ad effettuare, dopo una specifica attività info-investigativa, una perquisizione domiciliare nella casa dell'uomo, pregiudicato, alla ricerca di armi o munizioni. La minuziosa ispezione dell'abitazione, però, ha dato esito negativo. Non così la perquisizione del magazzino adiacente alla villetta, in uso esclusivo al 24enne. Così, una volta entrati nel locale, gli uomini dell'Arma, hanno rinvenuto in un nascondiglio ricavato in un muretto interno del deposito una busta di cellophane contenente una pistola a salve munita di caricatore, a cui era stato rimosso il tappo rosso, con 24 colpi calibro 8, anch'essi a salve. Ma le ricerche degli investigatori hanno prodotto altri risultati: fra gli attrezzi da lavoro e da bricolage essi sono riusciti a scoprire una grande cassetta al cui interno vi erano diversi barattoli contenenti polvere da sparo per un peso complessivo di quasi 900 grammi. Tutto il materiale era detenuto senza alcuna licenza o autorizzazione e, pertanto, è stato sottoposto a sequestro penale. Considerata l’ingente quantità di materiale esplodente ed il fatto che per il loro confezionamento i contenitori così trovati rappresentavano delle vere e proprie “bombe artigianali” e costituivano un serio pericolo per la sicurezza e l’incolumità pubblica, in particolar modo per tutte le persone che abitano nelle zone circostanti, C.G., già sottoposto alla misura dell’avviso orale, con precedenti per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti, è stato tratto in arresto. Il pregiudicato, d’intesa con la procura della Repubblica di Castrovillari, coordinata dal giudice Eugenio Facciolla, è stato sottoposto al regime restrittivo degli arresti domiciliari in attesa di essere processato con rito direttissimo nel Tribunale di Castrovillari.

Nessun commento:

Posta un commento