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venerdì 11 maggio 2018

SCANZANO JONICO. RITORNA L'INCUBO DEGLI INCENDI. IN FIAMME UN'AUTO NELLA NOTTE. INDAGA LA POLIZIA. SI TENDE AD ESCLUDERE L'IPOTESI DEL RACKET

IL LUOGO DELL'INCENDIO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 11.5.18
SCANZANO JONICO – Stillicidio di fatti di cronaca nera. Un'automobile è stata data alle fiamme nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, in via Rossini, la strada al confine tra il quartiere di Santa Sofia ed il primo nucleo abitato del Comune più giovane del Materano. Indaga la polizia di Stato, come suol dirsi, a 360 gradi anche se si tende ad escludere la pista della criminalità organizzata e del racket delle estorsioni privilengiando quella della sfera del "privato". Il fatto è che in questa realtà, come è noto, presidiata, soprattutto nelle ore notturne, da pattuglie dei carabinieri e da volanti della Polizia di Stato dopo gli altri due incendi che hanno interessato, nelle notti del 7 e del 14 aprile scorsi, due attività di lavorazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli, si susseguono episodi che "avvelenano" il clima sociale e causano insicurezza. Pur se il presidio in corso delle forze dell'ordine, deciso in Prefettura per affontare il "caso Scanzano Jonico", sta dando risultati. Nella notte del 21 aprile, ad esempio, i carabinieri della Compagnia di Policoro arrestarono quattro pugliesi, di cui tre pregiudicati, in concorso, per porto abusivo di arma da fuoco e ricettazione. Alle tre di notte di sabato scorso, invece, è stata una volante della Polstato a sventare il colpo al Bancomat alla filiale della Banca di credito cooperativo di Castella Grotte costringendo alla fuga i rapinatori. Nulla hanno potuto, invece, gli investigatori per impedire il rogo che ha interessato la Ford Mondeo station wagon di vecchia costruzione di una donna del posto, separata. Distrutto dalle fiamme, domate dai Vigili del fuoco del Distaccamento di Policoro, anche un vicino cassonetto della raccolta dei rifuti solidi urbani. Ad indagare sono gli uomni del Commisariato di polizia diretto da Roberto Cirelli. Indagini, come accade in fatti del genere, coperte da riserbo, anche se, nel caso specifico, si tende ad escludere legami con la malavita organizzata o meno ed intimidazioni del racket. Indagini sono in corso, a quanto è trapelato, nella cerchia dei rapporti della proprietaria del mezzo dato alle fiamme. Sotto esame i filmati di alcuni sistemi di videosorveglianza della strada interessata su cui insistono, tra l'altro, la filiale di un istituto di credito ed una scuola materna. L'incendio, tuttavia, ha ancora una volta turbato l'opinione pubblica di Scanzano Jonico.


IL M5S SUGLI ATTENTATI INCENDIARI ALL'APOFRUIT ED ALL'ASSO FRUIT
SCANZANO JONICO - Gli attentati incendiari ai danni delle centrali cooperative agricole Asso Fruit ed Apofruit sono stati al centro di un incontro in prefettura tra i due portavoce lucani del M5s, Saverio De Bonis e Luciano Cillis, rispettivamente al Senato e alla Camera, con il prefetto di Matera, Antonella Bellomo, ed esponenti della forze dell'ordine. “Siamo stati rassicurati – ha spiegato De Bonis – dell’organizzazione e messa in campo di tutti gli strumenti ed azioni volte a fronteggiare eventuali ulteriori azioni violente, a partire dall’attività investigativa, che da subito è stata messa in moto e che sta procedendo affinché si riesca a far emergere al più presto le responsabilità legate agli episodi di violenza”. “Altro argomento in discussione – ha aggiunto Cillis – è stato il rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine sul territorio mediante uomini e mezzi”.

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